Raiola dichiara guerra al Milan:
«Non credo al progetto rossonero»

Raiola dichiara guerra al Milan: «Non credo al progetto rossonero»
di Delia Paciello
Lunedì 11 Settembre 2017, 12:05
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Mino Raiola, protagonista di questa calda estate di calciomercato con il caso Donnarumma e con le sue diatribe con il Milan, ora torna all’attacco: «Il mio problema con il Milan è uno solo: non credo nel progetto rossonero. Nei riguardi di Fassone e Mirabelli non c’è veramente nulla di personale, ma il problema è che io non credo nel loro progetto».

L’operazione Donnarumma si è risolta con il lieto fine, ma qualche rammarico resta: «Erano state fatte delle promesse che non sono state mantenute. Mi sembra strano che la fascia da capitano del Milan non sia andata a Gigio, visto che durante le trattative per il rinnovo questa era una delle condizioni».

Non manca un occhio al Napoli, squadra sulla quale ultimamente pone molta attenzione: «Che dire di Sarri… Il suo Napoli oggi gioca un calcio che è apprezzato in tutta Europa. Nel mio giro di lavoro sento tante squadre che chiedono informazioni sul tecnico azzurro».

Soprattutto parole di stima per Lorenzo Insigne, giocatore che potrebbe presto entrare nella sua scuderia: «Lorenzo ha un procuratore e una società alle spalle. Ho semplicemente espresso il mio apprezzamento per lui. È un attaccante di valore che  potrebbe giocare al Real Madrid, al Barcellona o al Manchester United: è di questo livello qui».

L’agente italo-olandese dice la sua anche a proposito di alcune importanti operazioni di calciomercato fra top club europei: «Non c’è stato niente di speciale in questa sessione estiva. Tutti parlano di Neymar, ma bisogna analizzare anche il contesto e la situazione. Già il Barcellona lo aveva preso per tanti soldi, poi non dimentichiamoci che Neymar adesso è stato comprato da un Paese e non solo da una squadra di calcio. Penso che lo Zidane calciatore oggi varrebbe la stessa cifra di Neymar. Verratti? Credo che resterà al PSG. Non so cosa succederà in futuro, facciamo un po’ alla volta».

Poi torna su uno dei suoi assistiti, una vera e propria testa calda: «A Balotelli sta facendo bene l’aria di Nizza, anche a livello di vita privata. Ma non ci sono stati contatti con Ventura».

Ma ancora frecciatine al Milan, facendo il confronto con il mercato e la politica dei nerazzurri: «Il mercato dell’Inter è stato influenzato più dalla Cina che dall’Italia. Un freno in meno può fare bene a volte però, basta guardare la Juventus. Non sempre spendere 220 milioni è la cosa giusta da fare».
 
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