Roma, Spalletti crede in Pallotta
«Da lui comprerei la macchina usata»

Roma, Spalletti crede in Pallotta «Da lui comprerei la macchina usata»
di Gianluca Lengua
Martedì 20 Settembre 2016, 14:23 - Ultimo agg. 18:37
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Contro il Crotone Luciano Spalletti potrebbe confermare parte della formazione vista in campo a Firenze, con qualche cambiamento a centrocampo ed in attacco. Il tecnico non ha escluso l’impiego di Totti dal primo minuto chiedendo più determinazione e velenosità agli attaccanti. Parole al miele per il presidente Pallotta: «Da uno come lui ci comprerei la macchina usata». Ecco le dichiarazioni del tecnico della Roma in conferenza stampa Infortunati. «Vermaelen non sarà convocato, ma sta migliorando e si potrà valutare nei prossimi giorni in previsione della partita di Torino».

Rosa corta. «La rosa non è corta, bisognerebbe avere a disposizione i calciatori. Non è corta, stiamo bene così ed è di qualità».

Salah. «Faccio un discorso di squadra, lui essendo un calciatore che ha bisogno del supporto e di entusiasmo vive dal valore della squadra. Questo tipo di calciatori offensivi, tecnici ed estrosi, possono dare un contributo crescendo. Un primo passo lo dobbiamo fare noi verso di lui. Poi gli attaccanti hanno una responsabilità in più perché devono fare gol, sotto l’aspetto della determinazione dobbiamo essere più velenosi».

Pallotta. «Il presidente è una persona eccezionale ed è il tipo di presidente che mi piace avere. Ha voglia di migliorare la Roma, vediamo l’impegno che ci mette. Ha empatia, trasferisce la simpatia con chi ha davanti, ha moltissime qualità perché è camaleontico. Ad esempio nello spogliatoio è in modo, a cena è uno showman. Per usare uno slang americano: da uno come lui ci comprerei la macchina usata. È innovativo, ci ha fatto giocare una partita di calcio in un campo di baseball. È una bella persona».

De Rossi. «La punizione di De Rossi è finita, mi aspettavo le prestazioni che ha fatto perché si è allenato bene. E se domani gioca gli ridarò la fascia».

Nainggolan. «Ho visto segnali importanti dopo Firenze, siamo sulla strada giusta, dobbiamo continuare rafforzando il possesso palla e cercando di essere più determinati nel comandare il gioco nella metà campo avversaria. Radja è forte ed è determinante durante la partita, a farne a meno ci pensi sempre due volte. Dato, però, che abbiamo una rosa ampia può anche riposare qualche volta».

Il contratto. «È un discorso che si valuterà in base al lavoro che faremo insieme e quello che la squadra evidenzierà, soprattutto come comportamenti. Non si può dire a priori, allenando una squadra come la Roma, che si resterà per due-tre anni, il futuro è ora e ce lo giochiamo. Io devo essere quello che si prende le responsabilità e le prende nella direzione giusta. Dipenderà da quello che dimostrerò».

El Shaarawy. «Dal possesso palla possiamo riuscire a far fare un passo in più ai nostri giocatori offensivi, farli stare più tranquilli facendogli lievitare la loro estrosità. Il primo passo è a livello collettivo e di squadra. Con il nostro comportamento dobbiamo cambiare la nostra vita di squadra, non è uno soltanto che deve tirare fuori un numero in più. El Shaarawy è un giocatore di fascia, sa partire con la sua qualità di corsa quando ha la palla e può esprimere il massimo sulla fascia sinistra e sulla destra, anche se lui preferisce la sinistra».

Gerson. «Lui è uno che ha delle qualità, poi bisognerà vedere se riesce a metterle subito in evidenza e ad essere a livello di una squadra come la Roma. Ha qualità offensiva, non può giocare con le spalle girate, ha corsa e resistenza, la fase difensiva la deve migliorare. Quando ha giocato a Plzen non ha fatto male, ma la squadra non ha funzionato al meglio ed ho preferito cambiare. Gli va dato un po’ di tempo».

Corvino su Dzeko. «Gli ha risposto Sabatini, lui è un grande professionista e dicendo quello che ha detto sminuisce la prestazione della Fiorentina e spinge le persone a guardare gli episodi fondamentali della partita e se li guardi è tutto chiaro. Dzeko? Su wyscout ci sono le sintesi di ogni giocatore se le guardi vedi che è un grande giocatore».

Il maggior difetto della Roma. «Il possesso palla, se miglioriamo questo cresceremo tutti soprattutto nel reparto offensivo. Bisogna stazionare di più sulla metà campo avversaria. Vedo miglioramenti importanti compreso l’interesse dei calciatori a quello che diciamo e la partecipazione a voler mettere in pratica quello che proviamo».

Totti. «Può giocare dall’inizio come in tutte le partite, scelgo come ho sempre fatto».

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