Roma-Inter 2-1, giallorossi terzi
e dopo la sosta c'è la sfida al San Paolo

Roma-Inter 2-1, giallorossi terzi e dopo la sosta c'è la sfida al San Paolo
Domenica 2 Ottobre 2016, 19:31 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 11:53
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La Roma è di nuovo terza e più vicina al Napoli secondo che ha solo 1 punto di vantaggio: riuscito il sorpasso sull'Inter, battuta 2 a 1 all'Olimpico. Dzeko vince il duello con Icardi, firmando la rete del vantaggio, con il 5° gol realizzato in 4 gare casalinghe, e aiutando i compagni con la prestazione più completa che ci possa essere: sponde e spizzate efficaci, palloni distribuiti e chance per tutti i gusti. E sempre al centro del gioco: in attacco, a centrocampo e a volte anche in difesa. Il pubblico ha gradito e lo accompagnato durante il match. Riabilitato e promosso.
 

STRATEGIA DECISIVA
Il gol del centravanti (49 conclusioni in 7 giornate: nessuno come lui in serie A) ha permesso a Spalletti di usare la trappola preparata per de Boer. Che, chiedendo ai nerazzurri di fare la partita, ha lasciato gli spazi in cui Salah, Florenzi, Perotti e Peres si sono lanciati soprattutto nel primo tempo. La strategia ha funzionato proprio a destra, dove Salah ha sprecato almeno due occasioni (palo esterno e parata di Handanovic, sempre presentandosi in solitudine) per chiudere subito la partita. Su quel lato è tornato Peres che lì si trova sicuramente a suo agio. E Florenzi, avanzato dietro a Dzeko e schierato al posto di Nainggolan che non è al meglio, ha aiutato il centrocampo a fare il pressing, occupandosi di Medel che non è riuscito ad impostare come avrebbe voluto e che, tra l'altro, non ha avuto mai la collaborazione di Joao Mario, sostituito poi dopo un ora con Gnoukouri.

PERSONALITA' RITROVATA
Banega ha preso il palo subito dopo la rete di Dzeko e nella ripresa, prima della mezz'ora, ha lasciato il segno, con il gol del pari. La Roma, però, ha tirato fuori il carattere sul più bello. Manolas, di testa (con leggera deviazione di Icardi), ha regalato il primo successo casalingo (in campionato) contro l'Inter a Spalletti. Handanovic, bravo quanto Szczesny, ha negato la doppietta a Dzeko che guida comunque il miglior attacco del torneo (16 reti).      

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