Roma, Strootman: «Col Porto partita che vale milioni, pensiamo solo a vincere»

Roma, Strootman: «Col Porto partita che vale milioni, pensiamo solo a vincere»
di Gianluca Lengua
Lunedì 22 Agosto 2016, 16:23 - Ultimo agg. 18:26
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Kevin Strootman è tornato, è pronto a scendere in campo e aiutare i compagni per conquistare la qualificazione alla Champions League determinante per il futuro del club. L’olandese ha lavorato per esserci e domani partirà titolare. Ecco le parole di Strootman in conferenza stampa. 

Il ritorno. «Fisicamente sto bene, non gioco ancora al top ma sto bene. Per la prima volta ho giocato due partite in tre giorni ed è una cosa importante. I miei compagni mi aiutano e rendono le cose più facili. Io sono pronto per giocare».

Il Porto. «È meglio non parlare degli avversari. Quello che faremo in campo lo decide il mister con noi, sarà una partita difficile lo abbiamo visto all’andata. Dopo il cartellino hanno creato delle occasioni e sono pericolosi davanti. Dobbiamo essere al top fisicamente e mentalmente». 

La fascia da capitano. «Non so se giocherò domani. La sensazione della fascia è speciale, ma con questo club è chiaro chi sono i tre capitani. Sono contento di giocare con la fascia, ma questo è l’unico club dove è chiaro chi sono i capitani».

L’Olimpico. «Magari l’Olimpico fosse come a Oporto. Con lo stadio pieno è difficile per l’avversario giocare. È come se giocassimo in dodici, spero che tutti i tifosi vengano allo stadio, con uno stadio pieno sarà una partita meno difficile per noi».

Il pareggio. «Quando entriamo in campo vogliamo vincere la partita, segnare e non possiamo giocare tutti in difesa, lo abbiamo fatto solo nel secondo tempo a Porto in dieci. Noi entriamo in campo per vincere la partita».

La discussione con Herrera. «Non la ricordo…Non so se lascerà delle scorie. Pe noi è una partita che vale tanti milioni, loro vogliono vincere come noi. Certe cose succedono in campo e forse succederà anche domani. Vedremo». 

Aiuto ai compagni. «Voglio sempre aiutare la squadra, abbiamo tanti giocatori di personalità in campo. Anche per me sarà la prima partita in Champions League, gli altri hanno giocato Mondiali, Champions ed io no. La squadra sa cosa deve fare per vincere partite così importanti. Anche domani sarà una partita così».

Ruolo di regista. «Spalletti non lavora solo con me, noi lavoriamo tanto per la questione tattica perché è importante per vincere. Come contro l’Udinese ad esempio ha cambiato qualcosa ed abbiamo vinto 4 a 0. Tatticamente è fortissimo, dobbiamo ascoltarlo e fare il nostro lavoro.

Tutti i centrocampisti che giocano alla Roma possono giocare in diversi modi. Se il mister mi mette a sinistra, a destra o davanti alla difesa per me è uguale perché noi sappiamo cosa dobbiamo fare in campo, in tutti i modi e in tutti i ruoli».

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