La Roma ufficializza Karsdorp:
«Voglio realizzare i miei sogni»

Foto Mancini
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di Gianluca Lengua
Mercoledì 28 Giugno 2017, 18:11 - Ultimo agg. 19:54
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La Roma ha ufficializzato il contratto di acquisizione a titolo definitivo con il Feyenoord di Rick Karsdorp, a fronte di un corrispettivo fisso di 14 milioni, e variabile, fino a un massimo di 5 milioni di euro. Il calciatore classe ‘95 ha firmato un contratto che lo legherà al club giallorosso fino al 2022: «Essere alla Roma è un grande passo per me - ha dichiarato Karsdorp nella sua prima intervista in giallorosso -. Arrivo qui con grande voglia e entusiasmo di giocare e di realizzare i miei sogni. So che ho ancora ampi margini di miglioramento e spero di mostrarli qui».

Karsdorp (che indosserà la maglia numero 26) raggiunge la Capitale dopo aver giocato oltre 100 partite ufficiali con gli olandese e Monchi ha subito accetto la ri chiesta di Di Francesco: «Nonostante la giovane età, Karsdorp ha già messo in luce le sue qualità - ha detto il direttore sportivo - Siamo felici di poter contare sulle sue prestazioni e siamo certi che le sue caratteristiche si sposeranno con l’idea di gioco di Eusebio Di Francesco». Karsdorp ha giocato nella nazionale olandese dalla categoria Under 17 fino alla selezione maggiore, con cui ha fatto il suo esordio lo scorso ottobre nella partita di qualificazione ai Mondiali contro la Francia.

La Roma. «La mia prima impressione di Roma è certamente buona, sei mesi fa sono stato qui con degli amici e mi era piaciuto molto. Kevin Strootman me ne ha parlato molto, non vedo l’ora d’iniziare».
 
Ruolo e caratteristiche. «Ho iniziato la mia carriera come centrocampista offensivo, fino ai 18-19 anni. Da 3 anni sono diventato terzino destro con propensione ad attaccare. Ho forza fisica, rapidità e un buon tiro. Posso ancora migliorare la fase difensiva, ricopro questo ruolo da 3 anni ma va sempre meglio. In ogni caso le mie migliori qualità sono in fase offensiva».
 
Il passato. «Arrivo dal Feyenoord che il prossimo anno tornerà a giocare la Champions League dopo diversi anni. È importante che anche la Roma la giochi perché ci tengo molto a giocarla e misurarmi ai massimi livelli. Non vedo l’ora».
 
La partita col Feyenoord. «Quando abbiamo affrontato la Roma con il Feyenoord eravamo molto ottimisti, nonostante fossimo un club più piccolo. Io ero un pivello, avevo 19 anni e sono dovuto entrare in campo dopo 10 minuti contro una grande squadra come la Roma. Non sono il tipo che s’innervosisce prima di una partita, qualunque essa sia. Anche quella volta sono riuscito a dare una bella partita. L’atmosfera all’Olimpico era molto bella anche grazie alla presenza dei tifosi del Feyenoord. La mia impressione dello stadio è stata molto buona».
 
L’amicizia con Strootman. «Ero in vacanza a Mykonoos quando Strootman mi ha scritto per dirmi di chiamarlo se volevo avere informazioni sul club ed è quello che ho fatto. Mi ha detto che mi potevo rivolgere a lui per qualsiasi necessità. Non parlo italiano, anche il mio inglese non è buono e sarà importante per me poter comunicare con lui fin dall’inizio».
 
Il modello. «Anche in Olanda mi hanno chiesto spesso se ho dei modelli, ma preferisco non averne e concentrarmi su me stesso. Ognuno gioca sempre una partita diversa, anche io lo faccio anche se cerco una regolarità di rendimento. In ogni caso preferisco non avere modelli. Il mio stile è diverso essendo stato prima un centrocampista. Preferisco concentrarmi su me stesso che sugli altri».
 

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