L’inizio di ripresa è palpitante, con occasioni per Ilicic e Politano (gran palo, dal limite), per Toloi (chiuso da Consigli) e un’altra bella opportunità per i modenesi, più convinti. Quando Politano parte in velocità, è sempre insidioso. Anche i nerazzurri in contropiede, Acerbi concede una punizione insidiosa.
Batte Ilicic, con lo scavetto per Petagna, calcia De Roon, la difesa respinge, il rimpallo su Cristante fa entrare la palla, poi i Var fanno annullare per fuorigioco. “Non sarà mica per tre centimetri…”, ironizza Gasperini. No, è in offside Petagna, sulla conclusione di De Roon, il replay serve a chiarire i vari tocchi ma di sicuro partecipa all’azione e la posizione è netta. La potenza di Petagna in campo aperto è da nazionale, procura un’altra punizione, alzata da Consigli. Gasperini si lamentava per seconde linee non all’altezza, minacciava addirittura di andarsene, non sarà così perchè quest’Atalanta resta miracolosa. Concede due chances a Matri, subentrato, sul colpo di tacco Gollini è bravissimo, per una volta è preferito a Berisha. Berardi resiste, alterna errori a belle giocate però è vivo, il Sassuolo potrebbe realizzare l’1-1, non arriva. Neanche il rigore per il tocco di mano di Masiello, ma del tutto involontario. Giunge invece il raddoppio di Bryan Cristante, alla miglior stagione della carriera. Ilicic punta Goldaniga che lo ferma bene, Castagne tocca per il friulano che con una bellissima girata batte Consigli. Serve il Var anche sul tris di Freuler, Valeri alla fine convalida perchè non c’è il fuorigioco di Cristante nè un fallo. E allo scadere c’è persino l’espulsione di Goldaniga, calcione inutile a Petagna, doppia ammonizione. Le cifre inchiodano il Sassuolo, un tiro nello specchio contro i 10 atalantini (compleanno complicato per Consigli: 31 anni), inferiore come possesso palla, conclusioni e pure angoli battuti.
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