Calcio, stop al tifo violento: via agli arresti sugli spalti

Calcio, stop al tifo violento: via agli arresti sugli spalti
di Emilio Pucci
Domenica 10 Settembre 2017, 10:59 - Ultimo agg. 15:16
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ROMA. Si prepara una vera e propria rivoluzione per il mondo del pallone. Dopo sei mesi di indagini, approfondimenti, audizioni con l'obiettivo di togliere il marcio nel calcio, martedì sarà l'ultima tappa del lavoro della commissione Antimafia che a gennaio decise di mettere sotto processo il sistema: verrà ascoltato il ministro dello Sport Luca Lotti e poi entro pochi giorni si tireranno le somme. Davanti all'organismo parlamentare presieduto da Rosi Bindi sono sfilati presidenti di calcio come Agnelli, Preziosi, De Laurentis, Lotito, i magistrati di Torino, Napoli, Catania, il procuratore federale della Figc Pecoraro, tutto il pianeta dello sport a cominciare da Malagò, Tavecchio, Tommasi e dai commissari di serie A, B e Lega pro. Ma ora si chiude: la relazione del comitato guidato dal dem Di Lello è ormai pronta, verso metà settembre sarà votata dalla Commissione e poi esaminata dall'Aula.

Ed arriveranno proposte chiare che vedranno la luce sotto forma di decreto del governo oppure di emendamenti alla legge di stabilità. Sarà una vera e propria rivoluzione. Basta bagarinaggio: si introduce la figura di reato autonomo con sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 300mila euro.

La misura avrà un effetto deterrente anche per il web e riguarderà ogni forma di spettacolo. I biglietti non si potranno comprare e poi rivendere neanche su internet, sono previste anche pene detentive. Per mettere un freno al fenomeno della violenza verranno introdotte cellule di sicurezza negli stadi: previsto il carcere fin dentro le strutture sportive in caso di arresto in flagranza, con la polizia che sarà chiamata subito a visionare i filmati per dare il via a processi per direttissima. Verrà diminuita la portata della tessera del tifoso ampliando il Daspo per le frange estremiste dei tifosi.

Basta con le curve in mano ai pregiudicati. Oltre alle misure di interdizione previste si introducono pene accessorie con il divieto di assistere a manifestazioni sportive fino a 5 anni. Nella relazione ci sarà anche una raccomandazione alla giustizia sportiva per inasprire le pene sui rapporti tra i calciatori e il tifo legato alla criminalità organizzata. Verrà colpito duramente il mondo del calcioscomesse: sarà vietato scommettere sulle partite della Lega pro e del calcio dilettantistico. Sarà necessaria una certificazione antimafia ad ogni trasferimento di quote societarie anche sotto la quota del 10%. Inoltre si punterà anche sul tema del riciclaggio: si introdurrà una normativa più stringente per avere chiarezza sulla compravendita dei calciatori.

Il ministro Lotti, sulla scia di quanto affermato da Malagò, si soffermerà soprattutto sul tema della tessera del tifoso, rivendicherà la necessità che agli stadi tornino le famiglie. L'nput arrivato da tutte le forze parlamentari, dall'Associazione dei calciatori e dai presidenti di società - è quella di cambiare registro. Stretta sulla sicurezza e sul connubio tra le curve e la criminalità organizzata. Con le società chiamate ad avere un ruolo fondamentale.
La Juve - chiamata in causa anche dall'inchiesta torinese Alto Piemonte sui rapporti tra l'esponente della famiglia ndranghetista Rocco Dominello e alcuni dirigenti - ha risposto impedendo il cambio nome sui biglietti per evitare la compravendita dei tagliandi.
 
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