Stasera Lazio-Milan, Inzaghi carica:
«Il ko dell'andata brucia ancora»

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi
di Enrico Sarzanini
Lunedì 13 Febbraio 2017, 09:03 - Ultimo agg. 09:54
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Battere una big per infrangere il tabù, ma soprattutto per riprendersi il quarto posto. Le vittorie di Atalanta e Inter obbligano la Lazio a battere i rossoneri stasera all'Olimpico. Non c'è margine di errore per la squadra biancoceleste che scivolata al sesto posto, punta ad un posto in Europa League e vuole mantenere ancora vivo il sogno Champions. Gara importante ma non decisiva secondo Inzaghi: «Mancano troppe partite alla fine della stagione spiega il tecnico -. A noi brucia ancora la sconfitta dell'andata dove abbiamo perso per un errore».

Gara che dirà molto sulla maturazione della squadra: «Per noi sono tutte prove di maturità, in cui dobbiamo cercare di fare bottino pieno». Milan che arriva a Roma decimato da infortuni e squalifiche, ma Inzaghi non si fida: «Incontriamo una squadra forte e organizzata che può avere qualche defezione ma ha un organico di grandissimo livello. Certo anche noi abbiamo le nostre armi e le sfrutteremo». Lazio in salute che vuole a tutti i costi i tre punti: «Veniamo dalle vittorie di Milano e Pescara: cerchiamo di fare il massimo per vincere in una partita fondamentale. Non è decisiva, ma molto importante. Le big? Abbiamo battuto l'Inter in Coppa Italia, e anche la Fiorentina. La squadra ha convinzione e lo dimostrerà anche sul campo».

Ormai certo l'impiego del 4-3-3, l'unico vero dubbio del tecnico è in attacco con il ballottaggio tra Keita e Lulic: «Keita l'ho visto concentrato e motivato, questa settimana ha avuto un problemino fisico che non lo ha aiutato ad allenarsi al meglio, poi ieri si è allenato senza problemi. Solo Luis Alberto non sarà disponibile. Pensiamo al Milan e non ancora al derby di Coppa Italia. Il 4° posto lo meritiamo e vogliamo difenderlo».
Sul fronte Milan, MOntella ha problemi di formazione per squalifiche e infortuni, con l'idea di Deulofeu falso nueve che si fa spazio. Montella categorico: «Voglio lo spirito di Bologna».
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