Tavecchio: «Per riempire gli stadi
bisogna portare la serie A a 18 squadre»

Tavecchio: «Per riempire gli stadi bisogna portare la serie A a 18 squadre»
Lunedì 19 Settembre 2016, 12:18 - Ultimo agg. 12:27
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«Ridurre le squadre di Serie A da 20 a 18 porterebbe un incremento del tasso tecnico del campionato e porterebbe nuovo interesse e più pubblico, perché quando c'è lo spettacolo, la gente arriva: lo dimostra anche il record di pubblico di ieri a San Siro». Lo ha affermato il presidente della Figc Carlo Tavecchio stamani a «Radio Anch'io Sport», su Rai Radio1, precisando poi che il calcio italiano «ha bisogno delle grandi città e dovrebbero essere tutte in competizione» per aumentare il seguito di pubblico. Incalzato dallo studio sulla riforma dei campionati, Tavecchio ha ammesso che la riduzione delle squadre, compresa quella da introdurre in Serie B e Lega Pro, «farebbe a pugni con l'aspetto economico. Ma tutto si può migliorare e la Federazione - ha aggiunto - deve comunque intervenire: questa settimana incontrerò le Leghe e darò un ultimatum su un tema posto ormai lo scorso anno e sul quale ancora nulla si è mosso. So che ci sono problemi economici e che non possiamo farcela in un anno, ma con un piano triennale o quadriennale sì. Sarebbe un bene anche per far giocare di più la Nazionale».

Io interista? Bè, diciamo che ho sempre avuto simpatia per questa squadra. Ma sono contento perché così il campionato torna interessante». Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha risposto così ha una domanda dallo studio di «Radio Anch'io Sport», su Rai Radio1, su una sua presunta fede interista; il numero 1 della Federcalcio era ieri a San Siro ed ha assistito alla vittoria dei nerazzurri sulla Juventus. «Mi sono divertito - ha aggiunto - Avevo appuntamento con Ventura, ci siamo trovati a San Siro».
Sempre dallo studio, poi, è stato chiesto di commentare le recenti dichiarazioni del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla necessità, a suo giudizio, di uno stadio bomboniera al posto del vecchio San Paolo. «Uno stadio d'elite - ha osservato Tavecchio - non è compatibile con una piazza popolare come quella di Napoli. Gli investimenti, d'altra parte, devono essere fatti anche da parte dei Comuni: lo sport, e quindi gli stadi e tutto ciò che gli cresce intorno, favoriscono lo sviluppo economico. Una città come Napoli deve avere uno stadio coerente con la sua dimensione». Passando in ambito internazionale, Tavecchio ha poi salutato la recente elezione dello sloveno Aleksander Ceferin a presidente dell'Uefa, nomina che era stata sostenuta dalla Figc. «Tutti - ha ricordato il numero 1 della Federcalcio - sanno che in Fifa e Uefa c'è stato un terremoto, con i ben noti scandali. In vista delle elezioni, quindi, abbiamo iniziato la nostra opera di lobbying e alla fine siamo stati premiati: (l'elezione di Ceferin, ndr) è stata un riconoscimento per l'Italia proporzionato anche al suo blasone sportivo, visti i quattro Mondiali vinti. Adesso l'Uefa - ha concluso Tavecchio annunciando anche che la Federazione europea avrà presto un ufficio presso l'Ue a Bruxelles - deve iniziare ad ascoltare, essere più democratica, mentre finora ha soprattutto deciso da sola; servirà più dialogo anche con la Fifa».
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