Terremoto, Amatrice riparte dal calcio
e allo Scopigno batte Cittaducale: 3-1
Prima della gara telefonata di Mattarella

Terremoto, Amatrice riparte dal calcio e allo Scopigno batte Cittaducale: 3-1 Prima della gara telefonata di Mattarella
di Christian Diociaiuti
Sabato 15 Ottobre 2016, 18:24 - Ultimo agg. 20:45
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RIETI - La categoria è la più bassa del calcio italiano, la Terza, quella provinciale, quella degli sfottò, degli amici-avversari, del campanile. Ma oggi sembrava la Serie A. Amatrice-Cittaducale è stata emozione vera allo stadio Scopigno. Sul campo e sugli spalti, prima e dopo il fischio d’inizio e quello finale. E' finita 3-1 per l’Amatrice: vantaggio di capitan Piroli, poi il pari dell’angioino Tiberti, il raddoppio rossoblù di Pica e il tris di Micozzi. Una bella partita, viva. Come ce ne era voglia tra i sostenitori e i ragazzi, una ventina nell’orbita rossoblù.
 

 

Si è celebrata così la rinascita dell’Amatrice: anche senza il comunale di via Picente (che presto sarà sintetico grazie al mezzo milione di fondi per gli impianti nelle zone del sisma stanziato dalla Figc) il club della cittadina devastata dal sisma giocherà il suo campionato, nel gruppo A della Terza Reatina. La festa dello Scopigno - che ha svestito i colori amarantocelesti per un pomeriggio - si è consumata davanti a oltre 400 spettatori, accorsi per assistere alla partita, tifare Amatrice e Cittaducale e ricordare le 298 vittime del sisma.

LE EMOZIONI DELLA GIORNATA
Prima della partita duecento bambini di 14 scuole calcio reatine hanno giocato allo Scopigno; poco dopo il tenore Michael Alfonsi e il Maestro Paolo Paniconi al pianoforte hanno eseguito una ninna nanna e l’Ave Maria di Schubert in memoria delle vittime del sisma. L’orchestra dell’istituto reatino Elena Principessa di Napoli, diretta da Roberto Tiberti, ha suonato l’inno di Mameli. Presenti le autorità e ospiti come Felice Pulici  (Rivera assente “ha perso il volo dall’America” spiegano) e altri vertici del mondo calcistico e sportivo locale e nazionale.

LA TELEFONATA DI MATTARELLA
Poi pioggia di premi. Capriccioli ringrazia il vicino di casa Marco Magnifici per il coraggio avuto la mattina del sisma, mentre Zarelli consegna prima un premio a Franco Tempesta (ricevuto dalla figlia Elisa) per la dedizione di dirigente, poi a Pirozzi e Capriccioli per i 50 anni dell’Amatrice. Ma l’emozione più grande ce l’ha avuta il presidente dell’Amatrice che, prima del match, ha ricevuto la telefonata di Sergio Mattarella: «Ci ha fatto gli auguri, dato l’in bocca al lupo e mi ha detto non mollate, vinca il migliore».

L’AMATRICE IN CASA A BORBONA
L’Amatrice, dopo il match di debutto allo Scopigno e i primi tre punti della stagione, giocherà in casa a Borbona e sul neutro di Cittaducale i match contro i team del Cicolano. “Ma l’anno prossimo torniamo sul nostro campo” ha giurato Sergio Pirozzi, presente allo stadio per dare il suo “buona fortuna” alla squadra della sua città e abbracciare il pubblico dello Scopigno. Prossima uscita dell’Amatrice in casa della Torpedo, al Gudini. “Speriamo dalla prossima settimana di allenarci un po’ di più – dice mister Bucci, contentissimo per un debutto con vittoria della sua squadra – eppure non è andata male con un solo allenamento, martedì scorso”.

TERZO TEMPO
Dopo la gara in tanti hanno partecipato al terzo tempo organizzato a fine gara per raccogliere fondi in favore della polisportiva (ad Amatrice, nel palazzetto, tornerà judo, Tennis, pallavolo).
Ad animare il momento conviviale, sono state le proloco di Ascrea, Rocca Sinibalda, Tigre Amico e Setta del Tocco a margine, della grande giornata voluta dalla Figc laziale e reatina, in cui tante realtà – sportive e non – hanno dato supporto. Un modo per ricominciare prima possibile e tornare a quella normalità che tanto manca lì, sui Monti della Laga.

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