Trapani, Cosmi: «Nessuna fuga,
avevo solo bisogno di vedere i miei figli»

Trapani, Cosmi: «Nessuna fuga, avevo solo bisogno di vedere i miei figli»
di Salvo Cataldo ​
Sabato 8 Ottobre 2016, 12:41 - Ultimo agg. 12:46
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Un'ora di rifinitura sul terreno di gioco del Provinciale e poi una conferenza stampa di oltre venti minuti per fugare ogni dubbio sulla sua voglia di “restare” fino in fondo alla guida del Trapani, per rispondere a chi ha interpretato la sua partenza per Perugia come una fuga dalla città e per difendere “la bellezza di Trapani e dei trapanesi”. Quando mancano poco più di 24 ore dalla delicata trasferta di Latina, Serse Cosmi approfitta del consueto briefing con la stampa per smentire le indiscrezioni che lo volevano ormai lontano dalla Sicilia dopo l'incendio che in settimana ha distrutto la sua Audi. “Ho sentito parlare di fuga, di ritorno a casa – è l'esordio del tecnico davanti ai microfoni – ma non c'è stato nulla di tutto questo. Avevo il dovere di andare a Perugia per capire lo stato d'animo della mia famiglia, per conoscere le loro ansie dopo ciò che era successo. Avevo bisogno di guardare i miei figli negli occhi ma dentro di me non ho mai pensato che fosse finita”. Cosmi non molla, anzi rilancia: “Episodi come questo cementano il rapporto tra me e la città. Anche se fosse accaduto qualcosa di più brutto sarei rimasto ancora di più con questa città e ci resterò - aggiunge - fino a quando non ci sarà una scelta tecnica diversa”.

Eventualità, quest'ultima, decisamente lontana perché la presenza del ds Pasquale Sensibile in conferenza stampa accanto al tecnico perugino dà la misura di quanta fiducia la società riponga nei confronti di Cosmi nonostante i cinque punti in classifica dopo sette giornate di campionato. “La scelta di allontanarsi per qualche giorno è stata logica, oltre che condivisa e concordata con la società”, ribadisce Sensibile. La mente del tecnico torna a quei due giorni lontano da Trapani “che per me – sottolinea Cosmi - sono stati una enormità”.
Nelle parole anche la voglia di rispondere ad alcune indiscrezioni di stampa che lo volevano ormai lontano dalla panchina granata: “Ancora oggi leggo del mio ritorno come di un colpo di scena, ma non è così. Non ho mai messo in discussione l'affetto per questa città”. Dopo aver ricordato che quanto accaduto “è ancora tutto da verificare” e che quindi “non sono ammesse allusioni da parte di nessuno”, Cosmi rivela di aver sofferto per il danno di immagine subito dalla città: “Ho sofferto per come la gente di Trapani è stata additata. Era quello che non avrei mai voluto sentire dire. Episodi come quello che mi ha riguardato fanno ripiombare sempre in discorsi che non c'entrano nulla con la bellezza del posto e della gente. Per me – prosegue - non cambia niente”. In mattinata anche l'incontro con un gruppo di tifosi che hanno assistito alla rifinitura: “Nessun colloquio 'particolare' – ci tiene a precisare i tecnico -. I tifosi mi hanno rinnovato la loro solidarietà, così come hanno fatto tutti quelli che ogni giorno incontro per la città”. Sullo sfondo resta il match con il Latina: granata tutti convocati, compreso il fantasista Coronado, “clinicamente in grado” di poter giocare dopo la distrazione subita due settimane fa al bicipite femorale sinistro. “Abbiamo fatto degli errori ma finora non ho ancora visto cosa è realmente in grado di fare la squadra - spiega Cosmi -, col tempo il quadro sarà più chiaro e sarò in grado di intervenire con più facilità. Ciò che è accaduto non deve essere un alibi per i ragazzi, che ringrazio comunque per come mi sono stati vicini. Come uscire da questo momento? Dobbiamo dimostrare di avere continuità mentale ed evitare di affidarci agli umori. Ad ogni modo – conclude – se c'è una cosa che non mi preoccupa è la classifica, che può cambiare velocemente”. 
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