Pregevole anche il destro di Benassi, arrivato in nottata dalla Macedonia, dopo la convocazione con l’Italia maggiore.
I lituani aspettano, ogni tanto ripartono di slancio, senza insidiare Cragno, brillante in B con il Benevento. Avevano vinto 3 delle ultime 4 gare, per cui la supremazia totale azzurrina non era scontata. Prima dell’intervallo il sinistro di Ricci fa volare il portiere Svedkauskas. Il secondo tempo è meno intenso, Petagna subentra a Rosseti e avvicina subito il vantaggio con un tocco sporco ma sarà l’unico squillo dell’atalantino. Il ritmo scende, Conti raggiunge il fondo, crossa per nessuno e poi meriterebbe il gol con un’azione di forza. La circolazione di palla dalla difesa è un po’ passiva, sulla cerniera baltica, e il contenimento non è sempre perfetto, come dimostrano le tre ammonizioni. L’azione finale è per iniziativa dei nuovi entrati, dalla sinistra Mazzitelli crossa per Morosini, il colpo di testa sbatte contro la traversa. E’ mancata giusto la ciliegina. L’Italia ha già fatto tanto a tenere dietro la Serbia, arrivata a un punto e onestamente più forte.