Ventura: «Ripartiamo dall'Europeo, voglio una squadra che diverta»

Giampiero Ventura, ct dell'Italia
Giampiero Ventura, ct dell'Italia
di Ugo Trani
Lunedì 29 Agosto 2016, 15:28 - Ultimo agg. 19:27
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dal nostro inviato

COVERCIANO «Ripartiamo dall'Europeo, ho tre giorni a disposizione, non c'è il tempo materiale per fare dei cambiamenti. Ho mantenuto quasi tutto il gruppo che aveva fatto bene in Francia». Ventura è subito realista. E' come se Conte fosse ancora qui, a Coverciano, dove l'ex tecnico granata è subito sceso in campo da ct dell'Italia. Emozionandosi. Qualche intervento, comunque, l'ha fatto, anche per metterci del suo. «Ci sono situazioni particolari, come quelle relative a Zaza e Sirigu. Abbiamo chiamato pure alcuni giovani, ma con un po' di difficoltà perché l'Under 21 il 2 settembre gioca una gara importantissima».

STESSO MODULO
Somiglia tantissimo al suo predecessore, anche nel modo di presentarsi. E' uomo di campo: «Io mi sento un allenatore, ho fatto solo questo in carriera. Non vedo l'ora di tornare su un campo di calcio, non ero mai stato così lontano... In mattinata, durante la prima seduta qui, avevo perfino le lacrime agli occhi. Io non mi ispiro a nessuno. Ma il sistema di gioco sarà il 3-5-2. E fino a quando resterà questo, per gli esterni offensivi sarà difficile trovare spazio, a cominciare da El Shaarawy e Berardi. Più che fare gli stage che mi sono stati proposti, preferirei chiamare in quelle date solo giocatori che restano fuori a causa di questo modulo, in modo da portare avanti altre idee di gioco per costruire piano piano lo zoccolo duro della Nazionale del futuro. Ci sono giocatori di prospettiva. Alcuni ragazzi, però, forse non sono ancora pronti per vestire la maglia azzurra. Vorrei fare questi raduni proprio per questo, per farli sentire a casa. Senza che abbiano pressione. E per evitare che pensino di essere statu bocciati. Tutte le società che ho incontrato sono entusiaste di questa idea». Non le big, però.

CALCIO CHAMPAGNE
Ventura indica la via: «Vorrei vedere una squadra divertente in campo. Quando una squadra si diverte arrivano anche i risultati». Il primo da centrare è vicino, lunedì prossimo ad Haifa, al debutto nelle qualificazioni europee contro Israele: «Il risultato, per una nazionale, conta più di qualsiasi cosa. Se poi arriva con una buona prestazione, è ancora meglio. Perché la vittoria non è un obiettivo ma la conseguenza di quello che fai in campo». Ovviamente non dimentica il lavoro fatto da Conte nell'ultimo biennio. «Ha fatto un Europeo importante, voglio dare continuità al progetto di Antonio. Se seguo la sua scia fra due anni so dove andare, al Chelsea. È estremamente stimolante raccogliere la sua eredità».

CANTIERE APERTO
«Bonucci ha avuto due giorni di permesso, sappiamo tutti perché. Ci auguriamo che vada tutto per il meglio». Il difensore è rimasto accanto a suo figlia Matteo, pronto a raggiungere i compagni a Bari. Qui il Ct ha 25 giocatori (l'ultimo ad arrivare è stato Ogbonna, impegnato ieripomeriggio in Premier. Ventura riavrà subito a disposizione Verratti: Dobbiamo valutare in quale ruolo utilizzarlo. In alcune partite il metodista è utile, in altre meno. È stata una piacevole sorpresa parlare con lui». E lancerà il suo pupillo Belotti, capocannoniere in A con 4 gol in 2 gare: «È qui perché lo conosco e perché sta facendo bene. Ha voglia ed entusiasmo. Vale per lui e anche per gli altri giovani, come Donnarumma, Rugani e Bernardeschi che sto provando in ruolo diverso rispetto a come lo utilizzava Conte, cioè lo piazzerò a centrocampo chiedendogli di fare la mezzala». Parlerà con De Rossi. Mi confronterò con lui, è una situazione da analizzare. Comunque abbiamo regole logiche che se una persona non le rispetta non merita di stare in nazionale».
 

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