Nazionale, Ventura riapre a Balotelli: «Nessuna preclusione ma serve continuità»

Balotelli
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Lunedì 3 Ottobre 2016, 13:22 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 09:20
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dal nostro inviato
FIRENZE «Decisiva no, importante sì. Non abbiamo certezze, e neppure la Spagna, di fare risultato in casa dell’Albania». Ventura, dall'Aula Magna di Coverciano, non sminuisce certo la gara di giovedì allo Juventus Stadium. Ma chiarisce che non va considerata come partita da dentro o fuori. E' solo la seconda delle qualificazioni mondiali e quindi troppo presto per essere già l'ultima chiamata per l'Italia. Il ct prepara la sfida in campo e al tempo stesso guarda al futuro. Cioè addestra chi è qui e si rivolge anche a chi è a casa, a cominciare da Balotelli.

LISTA D'ATTESA
Prende tempo su SuperMario, ma non gli chiude la porta. «Su Balotelli esattamente penso quello che ho detto il primo giorno: sulla qualità del giocatore non c'è niente da dire, si discute di tutto il resto. E’ ritornato a giocare e a segnare, deve dare continuità: se queste sono le premesse, non c’è preclusione nei confronti di nessuno e la pre-convocazione era un segnale in questo senso. Tutti quelli che possono dare un contribuno importante sono una risorsa, ma ci devono essere i presupposti. Non parlo solo di lui, ma in generale».

RICAMBIO GENERAZIONALE
Il ct si prepara ad addestrare i campioni del futuro: «Mi eccito quando vedo tanti giovani in campo come è successo in Milan-Sassuolo. Perché non basta dire che ce ne sono e di belle speranze. Bisogna pure farli giocare. Stanno bocciando, ma vanno innaffiati nei loro club e in azzurro per portali al mondiale. In questo senso gli stage sono utilissimi. Averli significa fare un primo passo verso il futuro».

PERCORSO COMPLICATO
La situazione non è quella di un mese fa. Ha solo 3 giorni per preparare la gara con la Spagna e altri 3 per studiare come affrontare la Macedonia: «E non c'è un'amichevole prima. E con tre giorni tra le due partite, uno dei quali per recuperare, cambia tutto: contro Israele avrei potuto schierare gli stessi usati contro la Francia, stavolta non sarà così, anche perché di questi tempo i calciatori vanno in campo ogni tre giorni. Dovrò farli ruotare».

RIVALE IN CRESCITA
Esalta il collega Lopetegui. «Non penso ai loro giocatori nuovi quanto al ct che è diverso. Lo stimo molto. Ha portato l'adrenalina. La Spagna ha condizione fisica, stimoli e idee. La Spagna dell'Europeo mi è sembrata spenta. Ora è più convinta dei propri mezzi, almeno quella vista nelle ultime due partite è tra le più forti d'Europa. Sarà una verifica di primo pianco, anche perchè da 23 anni non perde una gara nelle qualificazioni mondiali». Lo Juventus Stadium, negli ultimi anni, non è mai stato il suo stadio. Ma, adesso che non è più l'allenatore del Torino, si augura che l'accoglienza sia finalmente differente: «Appena ho visto Barzagli in ritiro nel precedente raduno, gli ho dettO: 'Stavolta stai dalla mia parte' E mi auguro anche lo Stadium in questa partita sia con me... Mi aspetto l'aiuto che ogni partita il pubblico dà alla sua squadra. L'unico vero problema per me è l'esagerata richiesta dei biglietti.

GRUPPO CON 6 STRANIERI
Darmian, Ogbonna, Criscito, Verratti, Pellè e Sansone: 6 azzurri vengono dall'estero. Ventura spiega: «Se vai fuori per giocare, è più facile venire qui. Li ho chiamati, perché nel nostro campionato siamo carenti in qualche ruolo. Siamo costretti. In Italia, ad esempio, non abbiamo un esterno basso mancino, a parte Antonelli. Soriano Non l'ho convocato perché in Spagna fa il quarto a sinistra, ruolo che qui non c'è».

REGISTA E MARCATORE DA SCEGLIERE
Deve ancora scegliere i titolari per la gara contro la Spagna. Il terzo difensore centrale e soprattutto il regista. «Verratti è da monitorare. Viene da un momento un po' così. Dobbiamo tutelarlo e capire se per cartteristiche è più importante averlo contro la Spagna o contro la Macedonia, anche perché a Skopje, come è successo in Istaele, bisogna andare per vincere. Qui lui e De Rossi sono alternativi». Favorito il romanista. Dietro c'è da sostituire Chiellini: «Due o tre possono sostituirlo. Vediamo come sta Romagnoli». Che è davanti a Ogbonna e Astori. E chiarisce il ruolo di Folrenzi. «Può fare sia il quinto che la mezzala. E' eclettico, ma io gli consiglio di prendere, alla fine, una strada. Per me è straordinario. Fa quasi sempre bene, anche cambiando ruolo che non è mai facile». Su Belotti e Immobile: «Certo che possono giocare insieme».

CAMPIONATO APERTO
«Non credo che il torneo sia già segnato.
La Juve resta favorita, perché parte  da una situazione di vantaggio grazie alla rosa. Ma ha anche la Chjampions, in cui non si limita alla partecipazioni. Se non avesse vinto a Palermo, in Italia si sarebbe aperta una voragine... Quindi non ci può essere la certezza di come andrà a finire» conclude il ct azzurro.


 
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