Ecco Yarmolenko, il guerriero della Dinamo
«Il Napoli farebbe bene a non sottovalutarci»

Ecco Yarmolenko, il guerriero della Dinamo «Il Napoli farebbe bene a non sottovalutarci»
di L'inviato Pino Taormina
Martedì 13 Settembre 2016, 10:21 - Ultimo agg. 10:50
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Kiev. Ecco Yarmolenko, la star della Dinamo. Ma forse, molto di più. Il simbolo di qualcosa che va oltre il pallone. Piedi buoni, corsa, testa e quando si spegne la luce nel gioco degli ucraini, c'è sempre lui pronto ad accenderla. «È bello poter affrontare il Napoli: noi li temiamo, ma anche loro farebbero bene a temerci». Prima dell'Europeo ha prolungato il contratto fino al 2020, lo cercavano in Premier e in altri club occidentali ma lui ha scelto di restare a Kiev anche per un altro motivo. Anzi, soprattutto per questo. «Così sono pronto ad andare al fronte, se la mia visita dovesse servire a sostenere i nostri soldati». Non è mai andato a combattere i filorussi di Donetsk ma per i tifosi della Dinamo quelle parole sono scolpite nel cuore. «Il Napoli ha dei punti deboli, li aveva anche quando c'era Higuain: ricordo ancora la gara con il Dnipro ma ne ho viste altre di recenti. Insomma, siamo certi di poter iniziare bene la fase a gironi della Champions». Non è solo Yarmolenko l'uomo da cui guardarsi. Serhij Rebrov, l'allenatore, ex gemello di Sheva, ha preso la squadra in mano da un anno e mezzo e l'ha già plasmata a dovere: «Non vogliamo fare le comparse in Europa, siamo qui perché vogliamo fare tanta strada. E per farlo dobbiamo vincere soprattutto le case nel nostro stadio». Lui, nonostante l'età (42 anni) sembra esattamente il tipo che uno si aspetta di incontrare da queste parti. Una specie di vecchio sergente di ferro dell'Unione Sovietica. E guai a parlargli del maestro, il colonnello Lobanovski.
Si arrabbierebbe molto. «Ho visto la partita di Palermo e mi pare che il possesso di palla sia una delle caratteristiche del Napoli: il loro attacco fa impressione e questo vuol dire che noi potremo sfruttare il nostro contropiede. Ma sia chiaro: non ci adegueremo al gioco degli avversari, ma faremo il nostro, anche perché altrimenti i nostri tifosi non ce lo perdonerebbero». Come esperienza internazionale, questi della Dinamo Kiev ne hanno da vendere. Quasi tutti hanno almeno una presenza tra Champions ed Europa League, e la metà ha forma l'ossatura dell'Ucraina del ct Shevchenko. 
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