Roma per Zeman vuol dire soprattutto Totti. «Il mio rapporto con Totti è sempre ottimo, ci sentiamo sempre, quando sono andato via lui non avrebbe potuto fare nulla. Se l'ho sentito? No. La Roma non ha molti punti deboli, dobbiamo sperare in qualche errore loro. Con De Rossi non era questione di feeling, semplicemente non ha reso come mi aspettavo, non so se per problemi in campo o fuori del campo. Totti è stato il più grande giocatore che ho allenato, se vuole continuare vuol dire che si sente all'altezza. Non lascerà mai la Roma». Poi un'ultima battuta sulla dirigenza giallorossa e sull'ambiente capitolino. «Io lavoro per il Pescara e se dovessi vincere con la Roma dedicherei la vittoria ai biancazzurri e non a qualcuno della Roma. Ho tanti amici e non ho rivincite da togliermi perché a Roma sono stato bene. Io non ho avuto problemi con la società. A Roma ci sono tante TV e radio e c'è chi si lascia influenzare e chi no. Io sono stato bene».
Quindi, uno sguardo alla sua squadra: «Questo non è il Pescara che ho costruito io.
Io devo adattarmi a loro e loro a me per giocare un calcio diverso. Non so dire in percentuale quanto sia riuscito ad incidere su questo Pescara. Mi auguro che i ragazzi riescano a migliorare soprattutto in fase offensiva dove, a parte la gara con il Genoa, abbiamo fatto poco. Oggi è presto per dire quanti e quali giocatori possano fare al caso del Pescara del prossimo anno». Campagnaro, Stendardo, Vitturini, Cubas, Gilardino e Pepe salteranno Pescara-Roma