Zidane e la crisi del Real Madrid:
«Momento inaccettabile, colpa mia»

Zidane e la crisi del Real Madrid: «Momento inaccettabile, colpa mia»
Lunedì 12 Febbraio 2018, 13:47 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 08:09
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«La situazione è nuova, ma bisogna viverla, fa parte del lavoro». Zinedine Zidane è realista e sa che per mettere a tacere le tante critiche piovute addosso a lui e al suo Real Madrid dopo il deludentissimo avvio di stagione «c'è solo un modo: vincere tutte le partite, non ce ne sono altri. Alla fine conta è il risultato, O vinci o sei criticato, specialmente in questi top club». A due giorni dal big match di Champions contro il PSG, che potrebbe indirizzare in un modo o nell'altro la stagione dei 'blancos', il tecnico francese in un'intervista alla francese RTL, si prende le colpe del poco felice momento della squadra (a -17 dal Barca in campionato, anche se con una partita in meno, e già fuori dalla Coppa del Re), ma rimane fedele a quell'aplomb che lo ha reso celebre: «Ho preso la decisione di allenare questa squadra e quando le cose non vanno bene non posso certo dire che la colpa è dei giocatori. Io sto con loro, sono loro che vanno in campo e corrono. Io sono il responsabile di tutto». Zizou, due Champions e una Liga negli ultimi due anni tra le altre cose, sa che l'incrocio col PSG vale più di un semplice ottavo di finale: «Sono una grande squadra, migliorano ogni anno e stanno facendo una stagione incredibile», dice il tecnico francese che elogia il suo collega: «La gestione di Unai Emery è buona, sono i risultati a parlare per lui. È sempre difficile gestire un gruppo come quello, penso che lo stia facendo bene perché i risultati parlano per lui». In ogni caso Zidane si rifiuta di credere che questo doppio confronto contro Neymar e compagni condizionerà il suo futuro a Madrid: «So che non durerò tutta la mia vita qui - spiega - Questo è un momento difficile e ammetto che per quelle che erano le nostre ambizioni il momento è inaccettabile. È una situazione diversa da ciò che ci aspettavamo, ma dobbiamo accettarla e guardare avanti perché ci attendono delle partite importanti». Sul futuro non si sbilancia, anche se Zidane fa sapere che se la nazionale Bleus fa parte dei suoi pensieri, lui vorrebbe, un giorno, intraprendere «una terza vita, per prendersi veramente cura degli altri».

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