Caserta, ritardi pagamenti bollette energia: allarme morosi e rebus mercato libero

La provincia è seconda in Campania per ritardi nei pagamenti e bonus sociale

Contatori di energia elettrica
Contatori di energia elettrica
di Mariamichela Formisano
Domenica 28 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:37
4 Minuti di Lettura

Caserta è la seconda provincia della Campania, dopo Napoli, per morosità nel settore energia elettrica e per riconoscimento del bonus sociale. A rilevarlo sono i dati Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente in riferimento alle nuove regole del mercato libero dell'energia e del gas, che da gennaio coinvolge circa cinque milioni di famiglie italiane. Numeri che raccontano di una provincia che già stentava a pagare le bollette prima del passaggio dal servizio tutelato a quello libero per l’energia, figuriamoci oggi che la giungla delle offerte disorienta e le informazioni attendibili scarseggiano.

Un dedalo di soluzioni alternative che già dal 10 gennaio ha interessato il mercato del gas, e che dal primo luglio riguarderà anche quello dell'energia.

E a fronte del pressing quotidiano dei call center c'è la scarsa informazione da parte di organi credibili e accreditati. Ma, comunque, se il cliente finale non vulnerabile non dovesse sottoscrivere un'offerta di mercato libero la fornitura passerà automaticamente, al Servizio a Tutele Graduali.

Fino al 30 giugno è sempre possibile, per l'utente che è nel mercato libero, chiedere di rientrare nel servizio di Maggior tutela che per Caserta è il Sen. «Siamo preoccupati per la imminente e completa apertura del mercato libero elettrico fissata al primo luglio - dice Ovidio Marzaioli, vicesegretario nazionale e presidente regionale Movimento consumatori - perché potrebbe determinare ulteriori negative conseguenze in provincia rispetto al livello di povertà energetica già acclarata, e non solo. È necessario spingere molto su una corretta campagna informativa agli utenti che contrasti le pubblicità fuorvianti e orienti il consumatore verso scelte corrette e consapevoli».

Ma come e dove informarsi? «C’è prima di tutto il portale delle offerte dell’Arera mentre per avere ancora più consapevolezza c’è il portale dei consumi, su cui è possibile verificare i consumi reali, non quelli stimati dal fornitore ma presi dal distributore locale, nei due anni precedenti all’offerta. Sono strumenti sconosciuti, ed é qui che le associazioni hanno un ruolo fondamentale per chiedere ad Arera e al Governo di mettere a disposizione fondi per far capire alle persone qual è il mercato interessato dalle novità e quali sono gli strumenti a difesa. Ma noi a Caserta faremo di più, grazie alla opportunità offerta dal Comune a tutte le associazioni del Terzo Settore con la co-progettazione della cosiddetta edicola sociale».

Video

Di cosa si tratta? «Di una edicola virtuale in cui, oltre alla condivisione di libri e giornali, sarà possibile informare i cittadini su temi caldi come quelli legati all'energia, ma anche su come affrontare il sovra indebitamento. Ci risulta che sono tante le persone che hanno contratto debiti che non sono più in grado di onorare, e che rischiano di finire nella rete dell'usura solo perché ignorano le possibilità offerte da enti finanziatori. Anche in questo i nostri sportelli si pongono come valido aiuto al lavoro di Caf e Patronati, ma questo non basta, soprattutto per raggiungere le fasce più deboli».

Un esempio su tutti lo fornisce la disinformazione che connota l'avvio della campagna pubblicitaria nazionale. Ma nulla cambierà per i clienti “vulnerabili”: chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, gli over 75 e i soggetti con disabilità o che hanno un parente disabile in famiglia (legge 104). Facile identificare le prime due categorie, tra registri all'anagrafe e percettori di bonus, mentre chi usufruisce della 104 dovrà firmare una autocertificazione di vulnerabilità.

«Ma di questo nessuno è informato - afferma Marzaioli - e pochi hanno la possibilità di recarsi presso Caf e Patronati. Questo deve essere il target di riferimento per un'informazione corretta e democratica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA