Crac Parma, Galliani indagato per concorso in bancarotta fraudolenta. Il Milan risponde

Crac Parma, Galliani indagato per concorso in bancarotta fraudolenta. Il Milan risponde
Martedì 13 Ottobre 2015, 10:41 - Ultimo agg. 19:17
2 Minuti di Lettura
L'ad del Milan Adriano Galliani è indagato dalla procura di Parma nell'inchiesta per il crac del Parma Fc. L'accusa avanzata al dirigente rossonero è concorso in bancarotta fraudolenta, nel mirino degli inquirenti la cessione del difensore Gabriel Paletta. L'ipotesi dei magistrati, secondo quanto riporta la Gazzetta di Parma, sarebbe che il Milan a gennaio scorso avrebbe acquistato il difensore italo-argentino 'sottocostò sborsando solo 2,5 milioni di euro a fronte di una quotazione di mercato decisamente più elevata.



Un passaggio di proprietà così basso «da creare un ulteriore depauperamento del patrimonio societario, contribuendo così ad aggravare il dissesto». La Procura di Parma nei giorni scorsi avrebbe avanzato al gip anche la richiesta di proroga delle indagini; possibili nuovi avvisi di garanzia che, secondo il quotidiano locale, potrebbero ancora non essere stati notificati ai diretti interessati, compreso quello a Galliani.



LA RISPOSTA DEL MILAN

«In relazione alle notizie diffuse in ordine all'iscrizione di Adriano Galliani nel registro degli indagati del Tribunale di Parma con riguardo all'acquisto del calciatore Paletta, l'A.C.
Milan sottolinea la perfetta regolarità dell'operazione ed è certo che identica sarà la valutazione dei magistrati competenti». Lo ha scritto il Milan in una nota in riferimento alla cessione del difensore Gabriel Paletta ai rossoneri, avvenuta nel febbraio 2015.