Euro 2016, Insigne e Immobile: «Speriamo di continuare a far sognare i tifosi. I tedeschi? Sempre battuti»

Lorenzo Insigne
Lorenzo Insigne
di Ugo Tranic
Mercoledì 29 Giugno 2016, 16:33 - Ultimo agg. 18:16
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dal nostro inviato
MONTPELLIER L'allegria della giovane Italia finisce in primo piano con Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, gli attaccanti scorta pronti a prendersi la scena in questo Europeo, magari lasciando il segno in corsa.

CONVINZIONE IN AUMENTO
L'Italia sembra insomma serena, anche se il percorso, dopo i campioni d'Europa uscenti, prevede adesso i campioni del mondo. Immobile racconta come gli azzurri si avvicinano al quarto con la Germania: «C'è un bel clima, la partita con la Spagna ci ha dato una carica che prima non avevamo. Aver vinto vinto contro una nazionale così importante dà fiducia. Ora ci aspetta una gara ancora più dura. Dobbiamo allenarci bene come abbiamo prima della gara degli ottavi. Il nostro rito, da ripetere prima di entrare in campo, è segreto. Ma vi assicuro ci dà forza». Conte, dopo il successo di Parigi, è andato ad abbracciare, tra i primi, Insigne. Che, con timidezza, racconta: «Abbraccio con il mister non solo miei confronti, ma di tutta la squadra. Gruppo unito. Lui dà fiducia a noi, siamo tutti titolari. Il ct ci sta trasmettendo la sua personalità, rendendoci assaltanti come lo era anche lui da calciatore».

PRIORITÀ PER IL RISULTATO
Proprio Insigne, entrato bene sia contro l'Irlanda che contro la Spagna, evita di pensare a se stesso: «Stiamo dando tanto per la maglia e per la gente. Io quando chiamato in causa cerco di fare il mio dovere E di dare il massimo. Poi se arriva il gol o la giocata, sono felice. Ma qui è importante andare avanti e vincere. Chi segna, segna: non importa».

SPAVALDERIA TEDESCA
«Vinciamo noi» fa sapere dal ritiro tedesco il centravanti Gomez. Ma Immobile non si spaventa per la sicurezza con cui la Germania si presenta alla sfida di Bordeaux: «Ognuno può dire quello che vuole: se Gomez ha detto certe parole, vuol dire che ha fiducia. Hanno segnato tre gol. Ma noi ci crediamo. Siamo ventitré, lo staff e la gente. Uniti per provarci. L'abbiamo battuti tante volte, adesso si stanno buttanDo avanti. Vediamo in campo. E' lì che conta. Quello che dicono i giocatori e i giornali non conta».

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