Dopo il diluvio nelle qualifiche sul circuito dell'Hungaroring vicino a Budapest, la corsa parte sotto un sole cocente con un super Hamilton che riesce subito a sorprendere il compagno di squadra Rosberg. Le Red Bull tentano l'attacco alle Stelle d'argento ma non riescono a passare, mentre la Ferrari di Vettel mantiene la posizione di partenza, la quinta. Dietro Raikkonen comincia una entusiasmante rimonta che lo porta a impensierire le Red Bull e per poco non riesce a concludere davanti a Verstappen che va forse un pò oltre il regolamento per difendersi dagli assalti del finlandese. Buona gara anche per Vettel che riesce a mettersi alle spalle il giovane olandese della Red Bull nel primo pit-stop anticipando il cambio gomme, mentre nel finale di gara nonostante fosse molto più veloce di Ricciardo non riesce a passare l'australiano in un circuito dove i sorpassi sono difficilissimi quanto in un circuito cittadino come Montecarlo.
In casa Mercedes, apparsa oggi meno straripante del solito, Hamilton vince la sfida con Rosberg senza commettere alcun errore e scavalcandolo in classifica. Il campione del mondo si porta a quota 192 punti contro i 186 del compagno-rivale tedesco, mentre sono sempre più lontani i ferraristi (Raikkonen quarto a 114 punti e Vettel quinto a 110). «Grazie a tutto il pubblico - sorride e festeggia sul podio Hamilton - la partenza è valsa la gara, sono partito bene e il team ha fatto un ottimo lavoro dal punto di vista della strategia. È stato difficile solo per il traffico».
Da parte sua Rosberg spiega come la gara per la vittoria sia stata decisa in partenza dove si è visto ostacolato dalle Red Bull molto arrembanti: «tutto è dipeso dalla partenza - ha detto il tedesco della Mercedes - mi sono dovuto guardare le spalle da Ricciardo. Lì è finita la gara». Giù da podio nonostante una Ferrari superiore alle Red Bull Vettel: «non ci aspettavamo che Daniel rientrasse così presto - spiega il quattro volte campione del mondo della Ferrari - ero più veloce ma qui è impossibile superare, ero forse un secondo più veloce. Ora andiamo in Germania».