Benevento, Allegretti non ancora al top: niente Reggina

Benevento, Allegretti non ancora al top: niente Reggina
di Luigi Trusio
Giovedì 27 Novembre 2014, 21:57 - Ultimo agg. 28 Novembre, 10:25
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Benevento. Non c’è neppure Allegretti tra i 19 convocati da Brini per la trasferta di domani (ore 17) a Reggio Calabria (la squadra è partita ieri, con un giorno di anticipo rispetto al solito, per coprire in comodità i 510 chilometri di distanza)



Oltre agli squalificati Marotta e Celjak e agli infortunati Doninelli, De Falco, Som e Melara, il tecnico è stato costretto a lasciare a casa pure il centrocampista arrivato circa tre settimane fa per tamponare l’emergenza.



Nel suo caso, però, non è un malanno la causa della defezione, bensì un problema legato esclusivamente alla condizione. Brini, infatti, ha deciso, di comune accordo con il preparatore atletico Ciullini, di sottoporre Allegretti a una full immersion atletica, un mini-periodo di preparazione con carichi specifici per riportare il giocatore su uno standard fisico accettabile. D’altro canto, il fatto di non averlo impiegato neppure per un piccolo spezzone di gara contro il Lecce, nonostante ci fosse a disposizione un cambio, la dice lunga su quello che l’allenatore pensa in merito allo stato in cui si è presentato Allegretti.



Evidentemente la mezz’ora disputata a Pagani dal giocatore aveva indotto Brini a cambiare radicalmente idea sull’apporto che il nuovo innesto sarebbe stato in grado di offrire nell’immediato, soprattutto dopo aver dato l’assenso al suo ingaggio. Sia nella conferenza stampa post-gara di domenica che in quella successiva di mercoledì, il tecnico era stato chiaro al riguardo: «Allegretti non l’ho impiegato contro il Lecce perché al momento non è pronto per fare neppure dieci minuti» e ancora «l’abbiamo preso perché a volte nel calcio in certe situazioni bisogna rischiare, ti può andare bene o male, ma adesso il giocatore ha bisogno di lavorare duro per raggiungere un livello di condizione tale da farlo diventare arruolabile».



Allegretti, pertanto, non è partito ma è rimasto in città a espletare il suo programma di recupero con Melara, Som e Piscitelli, quest’ultimo clinicamente guarito ma non ancora ritenuto abile nemmeno per accomodarsi in panchina, a differenza di quanto si immaginava. Brini ha preferito dunque precettare i giovani della Berretti Porcaro, Gianvito e Tommaselli, tutti difensori ma con il primo che essendo un giocatore versatile è in grado di disimpegnarsi anche in mediana.



Ovviamente tra i 19, oltre a Kanouté, ci sono pure Frasciello, Bassini e D’Angelo ormai in pianta stabile nelle convocazioni per via dell’organico ridotto all’osso. Uomini contati e scelte obbligate per l’allenatore del Benevento, a cui toccherà schierare al «Granillo» lo stesso undici che ha affrontato il Lecce, con la sola eccezione di Mazzeo, in luogo di Marotta, a riformare la coppia d’attacco di Perugia con Eusepi. Sempre Pane quindi a presidiare i pali (con Layeni dodicesimo) con Padella e Pezzi sulle corsie difensive e Lucioni-Scognamiglio baluardi centrali, il tandem Agyei-Vitiello a fare da diga in mezzo al campo con Alfageme a destra e Campagnacci sul versante mancino.



L’unica variabile, ma si tratta di un’eventualità abbastanza remota, potrebbe essere quella di vedere Kanouté dal primo minuto impiegato come esterno sinistro alto e Alfageme avanzato seconda punta al fianco di Eusepi, con la conseguente esclusione di Mazzeo, apparso notevolmente sottotono nell’ora di gioco disputata con il Lecce. Brini pretende che il Benevento provi a tutti i costi a passare per primo in vantaggio: se si pensa a come sono finiti gli ultimi due match in cui a gonfiare la rete in avvio sono stati gli avversari, dargli torto è veramente difficile.
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