Benevento, Ciciretti: «Promessa
mantenuta, ecco il tatuaggio»

Benevento, Ciciretti: «Promessa mantenuta, ecco il tatuaggio»
di Bruno Majorano
Martedì 7 Febbraio 2017, 12:13
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Nell'epoca dei social la capacità di sintesi è diventata quasi una prerogativa fondamentale per la comunicazione di ogni atleta, tanto più se si tratta di un calciatore. Amato Ciciretti è uno che parla poco, ma da qualche tempo tweetta tanto. E basta dare uno occhio al suo profilo Twitter per apprendere tutto ciò che c'è da sapere sul suo conto. «Ho solo due certezze: il calcio e i tatuaggi»: la descrizione del suo «stato» è la sintesi perfetta della sua vita. È anche per questo che ha voluto lanciare il suo profilo Twitter con una sfida social: avrebbe fatto un tatuaggio al raggiungimento di un certo numero di follower nell'arco di 24 ore. Detto, fatto perché l'attaccante del Benevento è un ragazzo di conseguenza, in campo è fuori, e allo promessa mantenuta.

Ieri Ciciretti ha pubblicato la foto di quell'uccellino azzurro - simbolo del social network dai 140 caratteri - che già si era intravisto un po' nell'esultanza di venerdì sera contro il Verona. «È stata una cosa originale e molto carina - racconta il tatuatore di Ciciretti, Vincenzo Iannace - che mi ha dato la possibilità di uscire anche dalla quotidianità dei miei lavori». D'altra parte nessun altro prima di Amato gli aveva chiesto un disegno del genere. «Ma da uno come lui non mi stupisce, perché è un ragazzo pieno di idee: un vero e proprio vulcano quando si parla di tatuaggi». Sopratutto fuori dal campo. «Quando ci vediamo per una pizza o per una cena non si parla mai di calcio, ma ovviamente solo di tatoo.
Perché Amato è un ragazzo semplice e riservato». E quando può va anche allo stadio. «Ma più che altro per andare a salutare Amato o gli altri ragazzi che vengono a farsi tatuare da me, perché mi fa piacere fare due chiacchiere con loro dopo la partita». Con Vincenzo Tattoo (il suo nome d'arte) il numero 10 del Benevento ha un rapporto molto speciale. «Mi è capitato di sentirlo anche quando sono stato a Roma per un week end di relax». Porta sempre aperta da parte di Amato da quando la prima volta si sono conosciuti a Benevento. «Gli era arrivata voce dei miei lavori tramite il suo parrucchiere e una volta mi venne a trovare. Belli questi tatuaggi, fammene subito uno, è iniziato tutto così. Poi si è trovato bene e abbiamo continuato». Il primo lavoro di Vincenzo per Ciciretti è stato quello di un'aquila sul petto. «Dopo non saprei quanti ne abbiamo fatti, credo oltre i venti, ma sinceramente ho perso il conto». E solo una volta Vincenzo gli ha chiesto qualcosa in cambio. «Gli avevo detto di far vedere i miei tatuaggi dopo il suo mio primo gol con la maglia del Benevento». Anche quella volta, detto fatto. «Lui ha tolto la maglietta e ha mostrato tutte le mie opere». Da ieri ne può far vedere una in più, quell'uccellino azzurro che rappresenta tutta la sua vita, le due certezze di Amato Ciciretti: il calcio e i tatuaggi.
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