Frode sportiva per il derby Juve Stabia - Sorrento: assolto il presidente Manniello

Frode sportiva per il derby Juve Stabia - Sorrento: assolto il presidente Manniello
di Dario Sautto
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 11:54
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Castellammare di Stabia. Non partecipò all'organizzazione della combine del derby tra Juve Stabia e Sorrento. A 8 anni di distanza da quella partita, il presidente della Juve Stabia, Franco Manniello, è stato assolto dall'accusa di frode sportiva. Pochi minuti fa, il collegio di giudici della prima sezione penale (presidente Maria Laura Ciollaro, a latere Maria Camodeca e Gabriella Ambrosino) ha emesso sentenza di assoluzione - per non aver commesso il fatto - per il patron del club di Castellammare di Stabia. 

Manniello era accusato di aver avuto un ruolo decisivo nella combine del derby tra la sua Juve Stabia e il Sorrento, partita disputata al «Romeo Menti» il 5 aprile 2009, e vinta dagli stabiesi 1-0 grazie ad una «papera» del portiere avversario Vitangelo Spadavecchia. Quest'ultimo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva partecipato alla combine della partita, scommettendo 15mila euro di tasca sua sulla sconfitta del Sorrento e convincendo, così, alcuni referenti del clan D'Alessandro e gli altri organizzatori. 

Tutta la vicenda è stata ricostruita dalle due inchieste dell'Antimafia, Golden Gol e Golden Gol 2, che portò a smantellare una costola del clan D'Alessandro e degli alleati Di Martino-Afeltra di Gragnano. Imputato, con Franco Manniello, c'era anche Michele Cavociello, accusato di aver riciclato soldi del clan intestandosi fittiziamente l’agenzia Intralot di Pimonte, in realtà di proprietà di Antonio Di Martino, figlio del boss Leonardo 'o lione: anche per lui è arrivata l'assoluzione. Per Cavociello assoluzione perché il fatto non sussiste. Tra 60 giorni le motivazioni. 

 
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