Juve Stabia-Casertana finisce 2-2
Tra rissa e rimpianti

Juve Stabia-Casertana finisce 2-2 Tra rissa e rimpianti
di Gaetano D'Onofrio
Domenica 2 Aprile 2017, 18:59
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Termina 2-2 il derby del Menti tra Juve Stabia e Casertana. I gialloblù rimandano ancora la prima vittoria nel 2017, i casertani centrano un punto prezioso in chiave play-off. Gara bella, ma nervosa, caratterizzata, giocoforza, dalla doppia espulsione di Rajcic e Capodaglio che, dopo appena undici minuti non se le sono certo mandate a dire dopo un colpo rifilato dal croato sul volto di Mastalli.
Dieci contro dieci, e con qualche decisione quanto meno dubbia della terna arbitrale, a regnare è un sostanziale equilibrio che, alla fine, scontenta un po’ tutti. In vantaggio la Juve Stabia, con Ripa che, tornato in campo dopo un lungo infortunio, risolve in mischia e centra l’undicesimo sigillo stagionale. Ciotola, l’ex di turno, al 18’, su rigore per atterramento di Orlando, riequilibra le sorti del derby. Lo stesso Orlando, nel finale (41’) trova la rete del momentaneo vantaggio casertano con un diagonale deviato da Camigliano. Due minuti appena e le proteste stabiesi per un rigore non concesso sull’atterramento di Marotta sono vibranti. Nella ripresa, ancora Ripa (5’), ribadisce in gol dopo il tiro di Lisi ribattuto.

A fine gara non ci sta Carboni: «Non si possono usare un metro e due misure. Se è rigore quello su Orlando, lo era altrettanto quello su Marotta. Così si rovina un campionato e si vanifica l’impegno di questi ragazzi. Sono arrabbiato, deluso, ed alla squadra non posso che fare un plauso per quanto messo in campo. Peccato…». La società prepara un dossier sui torti subiti contro Catanzaro e Casertana, chiedendo tutela nel rush finale.

Sul fronte opposto, Tedesco guarda oltre: «Peccato per l’espulsione di Rajcic che si è pentito ed ha capito l’errore. Abbiamo tenuto testa ad una delle corazzate del campionato, e questo avvalora le nostre ambizioni play-off. L’arbitro? Nel calcio possono sbagliare tutti, allenatori, calciatori, e per questo anche i direttori di gara».
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