Coppa Italia: alla Juve Stabia il derby con l'Ischia

Coppa Italia: alla Juve Stabia il derby con l'Ischia
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 22 Ottobre 2014, 18:18 - Ultimo agg. 19:01
2 Minuti di Lettura
Castellammare di Stabia. Cinque fiammate ed una gara tutto sommato sonnacchiosa, è la Juve Stabia a passare il turno di coppa Italia contro un’Ischia giunto al Menti zeppo di seconde linee ma con le velleità di chi vuol provare fino alla fine ad accedere al turno successivo.



La squadra di Pancaro affida la cabina di regia a capitan Caserta, titolare dopo diversi turni, lasciando fuori i vari Jidayi, Ripa e Di Carmine, trascinatori in campionato. Ne esce fuori un derby vibrante solo a tratti da cui gli isolani escono sicuramente a testa alta. Il vantaggio è proprio degli ospiti, dopo appena dieci minuti, con una rasoiata perfetta di Conte che trafigge un Fiory all’esordio e forse ancora frenato dall’emozione per la prima in gialloblù. Cinque minuti appena, e sul Menti cala il gelo.



Schetter imbecca in area Maione, finta per eludere Jefferson, tocco d’esterno sull’uscita del numero uno stabiese per il 2-0 in favore dell’Ischia. Come accade ormai anche in campionato, sotto di due reti, la Juve Stabia si sveglia. Caserta accorcia le distanze dalla distanza (27’), e Nicastro fa il paio chiudendo il primo tempo sul 2-2 finale.



Nella ripresa una sola vera occasione per gli ospiti sui piedi di Ciotola, grande ex di turno, poi lo stesso Nicastro, al 44’, decide il match con una girata perfetta su cross di Liotti. “Siamo soddisfatti ugualmente – spiega mister Porta -, abbiamo messo in campo tanti giovani, valorizzando ancora una volta il settore giovanile dell’Ischia, contro una Juve Stabia con maggiore esperienza. Ho visto diverse cose positive da parte dei miei, e diversi ragazzi hanno dimostrato di poter dare affidamento anche in campionato”. Sul fronte opposto anche Pancaro sorride: “Sono contento per la vittoria, soprattutto per quei ragazzi che di solito giocano meno. La rabbia di Caserta sul cambio? Finchè tutto resta nei ranghi, sono felice del fuoco che hanno dentro i miei calciatori. Semmai comincia a non piacermi più il fatto di andare sempre sotto, anche se il carattere che ci mettiamo nel recuperare le partite è encomiabile”.