Salernitana, Mendicino-gol: da riserva di lusso ad eroe

Salernitana, Mendicino-gol: da riserva di lusso ad eroe
di Alfonso Maria Avagliano
Domenica 7 Settembre 2014, 21:39 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 15:34
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MARTINA FRANCA - Io cerco di rispondere con i gol. Ettore Mendicino non s’abbatte e trova la spizzata giusta: perso il posto da titolare, la punta ha deciso il match di Martina da subentrato, scacciando le voci di mercato che vogliono (o quantomeno volevano) la Salernitana sulle tracce di altri centravanti mediante escamotage veri o presunti. L’ex Lazio mette pure qualche pulce nell’orecchio di Menichini, che ieri gli ha preferito Calil dall’inizio. E pensare che voleva pure tirare il rigore, poi trasformato dal brasiliano. «Ho deciso che doveva calciare Calil per la sua maggiore freddezza», ha spiegato il trainer. Mendicino parla di istinto: «Ho preso il pallone subito, sono qui dall’anno scorso e ho il dovere di assumermi tali responsabilità. Il mister ha dato disposizioni differenti, sono contento lo stesso». Poi è giunto il gol partita con relativa esultanza un po’ rabbiosa. «Devo migliorare molto, ma da quando sono stato bene fisicamente, ovvero da gennaio, penso di aver mostrato una media gol che non lascia a desiderare – la stoccata della punta – Io ho determinate caratteristiche e posso tirarle fuori solo giocando: se l’anno scorso avessi fatto 35 partite, forse avrei fatto 20 gol, non c’è controprova».

Super Mendo non ci sta a entrare con la diciotto e farà di tutto per mettere in difficoltà il tecnico. «Cerco di essere utile anche col lavoro sporco, facendo salire la squadra o con assist – dice il giocatore - Dispiace star fuori, a 24 anni per me è importante vincere il campionato, salire di categoria e togliermi soddisfazioni». Con quale modulo, meglio 4-3-3 o 4-2-3-1? «Sono un attaccante, devo cercare la profondità e lavorare per la squadra – replica – Preferisco agire negli ultimi metri, altrimenti non trovo la zona giusta». Messaggio postumo, forse, a Somma. Il suo addio e i turbolenti avvenimenti agostani non hanno inciso sulla psiche del gruppo secondo Mendicino: «Non ci sono stati grossi problemi, siamo un gruppo esperto e dobbiamo solo convincerci dei nostri mezzi. Col Cosenza abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, io in primis. Ci siamo riscattati a Martina ribaltando la gara con orgoglio e meritando la vittoria contro un buon avversario».





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