Salernitana, super Mendo in Coppa: turn over verso... Roma

Salernitana, super Mendo in Coppa: turn over verso... Roma
di Alfonso Maria Avagliano
Lunedì 24 Novembre 2014, 23:52 - Ultimo agg. 25 Novembre, 08:46
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SALERNO. È già vigilia. Di Coppa, ma pur sempre vigilia. Domani pomeriggio alle 18, su un campo ostico come quello di Cosenza, la Salernitana tornerà in scena per gli ottavi della kermesse tricolore già vinta l’anno scorso.

Lo sfizio, insomma, se l’è già tolto. «Dobbiamo vincere il campionato, abbiamo un solo obiettivo, poi tutto ciò che viene in più è guadagnato»: basta questo commento di patron Claudio Lotito per immaginare che Menichini al San Vito darà un’opportunità a chi finora ha giocato meno. Per gli altri la testa è (ufficiosamente) già alla Lupa Roma. «Guai a sottovalutare avversari sulla carta abbordabili, la sfida di domenica nasconderà delle insidie – ammonisce Lotito – Siamo primi ma dobbiamo restare coi piedi per terra, non siamo neppure a metà stagione. Il Lecce che vince a Benevento? Dobbiamo mettere le bende agli occhi e pensare solo a noi, non a quel che fanno gli altri. L’avversario è temibile ma non c’è mica solo il Lecce, occhio anche a Juve Stabia e Benevento.



L’importante è mantenere un profilo umile e di sacrificio: voglio una squadra che vinca e convinca, ma soprattutto vinca. Il resto sono chiacchiere». Quelle che ieri ha fatto Francesco Montervino con giocatori e staff della Salernitana. L’ex capitano, infatti, s’è recato al campo Volpe durante l’allenamento per una visita di cortesia, non essendo impegnato col Taranto, di cui è direttore sportivo. Due parole con Menichini, un saluto a Fabiani, abbracci con gli ex compagni Mendicino, Tuia, Ginestra e Mounard, tra gli altri. Montervino vive sempre a Salerno, ne ha “approfittato per un saluto”, ma chissà che non sorgano anche intrecci di mercato col sodalizio rossoblù.



Mentre l’ex mediano osservava in panchina, in campo il trainer provava le carte da giocare domani. Si va verso un’ampia rotazione, col possibile ritorno al 3-5-2. Le novità più rilevanti sembrano essere due. La prima è data dall’attacco, dove si rivedrà dal primo minuto Mendicino dopo quasi un mese dalla botta di Matera. Super Mendo è pronto, forse non ha i novanta minuti nelle gambe ma smania dalla voglia di tornare in campo. Lo farà in coppia con Gabionetta, altro elemento che tifoseria e staff tecnico aspettano nelle sue reali capacità. Deve ritrovare il ritmo gara, anche un po’ di fiducia. Un gol, chissà, gli farebbe bene.



La seconda novità rischia di…non essere tale. Perché anche a Cosenza il trainer potrebbe lasciare in panchina un Volpe sempre più ai margini: ieri, infatti, in mediana sono stati testati Castiglia, Giandonato e Mounard. Il francese partirebbe così nel ruolo di mezzala sinistra che già Perrone, qualche tempo fa, avrebbe voluto cucirgli addosso. Poi, durante il match, potrebbe avanzare da trequartista/seconda punta, qualora Menichini inserisse Volpe in luogo di un attaccante. O fare addirittura staffetta. Solo ipotesi, ma è certo che l’assenza dal primo minuto dell’ex Lanciano si protrae da ormai un mese e qualcosa sembra essersi rotto. In difesa, dinanzi al secondo portiere Russo che avrà un’altra chance dopo essere rimasto inoperoso nel turno precedente di coppa col Messina, agiranno Tuia, Bianchi e il diciannovenne serbo Svonja – che nasce per la verità centrocampista – con Grillo e Pezzella a fare gli elastici laterali rispettivamente a destra e a sinistra.
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