Salernitana prima in classifica ma Menichini frena: il campionato si vince nelle ultime partite

Salernitana prima in classifica ma Menichini frena: il campionato si vince nelle ultime partite
di Alfonso Maria Avagliano
Domenica 23 Novembre 2014, 21:40 - Ultimo agg. 24 Novembre, 09:25
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SALERNO - In vetta da sola. Presto per sognare ma, dopo il completamento della quattordicesima giornata, la Salernitana si conferma nel roster delle più accreditate per una vittoria finale «che si deciderà soltanto nelle ultime tre o quattro partite, perché il campionato è ancora lungo». Menichini lo ripete da settimane ai suoi, così come alla stampa. Due punti in più su Benevento e Juve Stabia, tre sul Lecce corsaro ieri proprio in casa dei sanniti (1-2). Non è certo fuga, ma nemmeno un fuoco di paglia: la consapevolezza di essere forti è paradossalmente forse troppo radicata nel gruppo, non a caso spinto dallo stesso Lotito a dedicarsi meno ai leziosismi e chiudere prima i match. Più percussioni, all’occorrenza anche del rap o musica dance nella playlist del co-patron. Vorrebbe questo, altro che arpeggi. Ammesso che abbia tempo per ascoltare la musica. Ma fin quando giungono i risultati, giù il cappello. Al massimo, s’abbassa il volume: 31 punti in 14 gare, maggior numero di vittorie nel girone (9), seconda miglior difesa (-11), terzo miglior attacco (19) e pure il momentaneo capocannoniere del raggruppamento, Calil, con 8 centri.

Ora rotta verso i prossimi, imminenti impegni. C’è infatti poco tempo per godersi un primato solitario non nuovo in questo campionato, visto che anche dopo l’exploit di Ischia della quinta giornata, la Salernitana fu per una settimana in cima senza concorrenti, anche in quel caso a +2 su due avversarie, Benevento e Lupa Roma. Proprio i laziali saranno contrapposti a Pestrin e soci domenica prossima, mercoledì invece ci sarà l’impegno in Coppa Italia a Cosenza, occasione utile per dare spazio alle seconde linee e a chi ha bisogno di acquisire minutaggio. Come Mendicino, in odore di rientro dopo la «botta in testa» – come lui stesso l’ha definita – di Matera.

Ieri mattina seduta a San Mango, oggi (ore 15) al Volpe a porte chiuse. Nel turnover del San Vito ci sarà spazio anche per chi ne ha finora avuto poco come i vari Russo, Pezzella, Mounard, Castiglia e Volpe: questi ultimi tre sono in odore di partenza a gennaio, con radio mercato che accosta insistentemente l’ex centrocampista del Lanciano alla Casertana del suo estimatore Gregucci (scambio con Mancino in granata?), cui non dispiacerebbe anche Castiglia. «C’è tempo per il mercato», annunciano dallo staff granata a microfoni accesi. Poi la levetta va sorniona sulla scritta off. E partono le manovre.

«Vedremo in che posizione saremo alla fine del girone d’andata, dopodiché valuteremo se fare correzioni», il succo del Lotito pensiero al riguardo. Gli exit poll dicono che la Salernitana è messa più che bene, ha velleità di accelerare. L’altro ieri lo stesso Menichini, rispondendo a una domanda sui possibili innesti in mediana, ha fatto capire che «avere gente di gamba che possa capovolgere la situazione è sempre importante. Ora è prematuro parlarne, a gennaio vedremo se qualcuno vuole andare via e valuteremo».







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