Quattro rinnovi e un divorzio, Gori rompe e sbatte la porta

Quattro rinnovi e un divorzio, Gori rompe e sbatte la porta
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 3 Luglio 2015, 00:15 - Ultimo agg. 08:04
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Per un divorzio, ecco quattro rinnovi, con altri due innesti sull’uscio provenienti dalla Lazio. La Salernitana ha annunciato il prolungamento del contratto di Tuia, oggi sarà la volta di Bovo e Pestrin, quanto prima anche di Cristea. Gori, invece, ha detto addio e tornerà a Benevento.

Con ordine, giornata movimentata quella di ieri, che ha visto l’estremo difensore della promozione prendere una decisione netta, dopo la scadenza del contratto: niente più standby, le lusinghe del neo tecnico sannita Auteri s’erano fatte sempre più insistenti, come allettante era la proposta dei giallorossi. Gori e il suo agente, Grimaldi, hanno quindi rotto gli indugi, firmando un biennale all’ombra del Santa Colomba, dove il 35enne calciatore tornerà dopo esserne già stato idolo per sette anni.



La Salernitana avrebbe voluto discutere mercoledì scorso col procuratore per prospettargli un annuale, decurtando dallo stipendio il mese e mezzo di squalifica e senza la certezza di essere titolare, con Strakosha (’95) in rampa di lancio. Grimaldi ha però rinviato l’appuntamento, frattanto s’è inserito il Benevento. «Gori ha fatto bene, così arriva fino a 37 anni - s’è lasciato scappare Fabiani a margine dell’open day della scuola calcio granata -. Stiamo lavorando, monitoriamo il mercato, affrontiamo i rinnovi. Abbiamo chiuso con Tuia, ci confronteremo anche con altri».



Tutto in queste ore. Tuia vestirà il cavalluccio per altre tre stagioni, accordo fino al 2018. «Sono pronto per il ritiro, non vedo l’ora di ricominciare. La proprietà vuole fare un campionato di livello, senza sfigurare. Credo che l’ossatura dell’anno scorso resterà: possiamo essere una delle sorprese tra le neopromosse, ma dovremo prendere tutto con le molle. Torrente? Con lui, che è stato difensore, potrò migliorare ancora di più.



In passato l’ho affrontato da avversario, le sue squadre fanno divertire», il pensiero del difensore classe ‘90, che dal 2016-17 potrà essere considerato pure giocatore bandiera. Rinnovo mai messo in dubbio: in un futuro neanche troppo lontano potrebbe essergli affidata la fascia di capitano, lui che dell’attuale organico è il più presente in granata con 80 gettoni. Dopo Pestrin, che ieri ha stretto la mano alla dirigenza: accordo fino al 2016 anche per il capitano di oggi, che sarà chioccia in un gruppo da svecchiare, rispetto allo scorso anno.
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