Salernitana, Bollini amareggiato
«Meritavamo di segnare»

Salernitana, Bollini amareggiato «Meritavamo di segnare»
di Alfonso Maria Avagliano
Domenica 4 Dicembre 2016, 06:55
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SALERNO - Esordio amaro per Alberto Bollini sulla panchina granata, con tanti rimpianti. Una Salernitana spigliata, propositiva e sfortunata in avanti (tra legni e un penalty non concesso) ma altrettanto ingenua nel beccare due gol, dormendo in marcatura su palla inattiva, esce sconfitta dal match del San Nicola. «Analisi perfetta, è così - risponde Bollini – Purtroppo il calcio è fatto di dettagli che a volte tagliano le gambe: dovremo lavorare sul discorso delle marcature su calci da fermo».
Due soli giorni di lavoro e s’è già vista l’impronta diversa, tutt’altro che sparagnina. Però le disattenzioni colossali fanno rabbia. «Ci siamo comportati bene nelle ripartenze, nel primo tempo abbiamo creato due occasioni, più la traversa – analizza il neo trainer granata in sala stampa - Il Bari ha concluso solo su palla inattiva e ci ha beffati. All’intervallo ho chiesto coraggio, ma dopo appena 6’ abbiamo preso un altro gol ed è stato difficile. Nonostante tutto abbiamo creato opportunità: il palo, poi l’azione del fallo di mano di Basha in area. Col rigore e l’espulsione sarebbe stata un’altra gara. Nel calcio vince chi segna e noi lo meritavamo, per giunta contro una squadra che in casa ha fatto tanti punti e in un bellissimo clima. Vanno fatti i complimenti ai tifosi per il gemellaggio». 
Calendario in salita, ora c’è Frosinone e per Bollini pochissimo tempo per studiare e capire. Ci si mettono anche gli infortuni – pesanti le assenze di Vitale, Schiavi e Odjer – a rendere più complicata la mission. «Ho chiesto ai calciatori collaborazione, l’ho vista. Bisogna continuare a lavorare – dice il tecnico – Per me dicembre rappresenta un mini campionato con squadre forti da affrontare. Occorre essere più coraggiosi, diminuire la percentuale di gol subiti e prendere il buono che la pressione di una piazza come Salerno mette: l’ambiente è genuino, cerco di stemperare tutto e dare fiducia ai ragazzi».
La riapertura del mercato non è lontana. Buoni spunti ieri col 4-3-3, chissà cosa e quanto chiederà Bollini alla società per mettere in pratica il modulo al meglio da gennaio, sfruttando anche la sosta. «Non sono un integralista, gioco con chi ho a disposizione e non penso a cosa può mancare. Al San Nicola abbiamo impostato uno schieramento offensivo e uno difensivo (4-5-1, ndr). Contano equilibrio e disponibilità nel sacrificarsi in fase di non possesso», dribbla Bollini prima di dare giudizi su quel Donnarumma che rischia di restar fuori dall’undici titolare: «Alfredo ha un curriculum importante e grandi motivazioni. Ci ho parlato, lui può fare tanto e tutto. Ho già detto che a volte chi entra in corso d’opera può fare la differenza, lui è partito esterno per motivi legati alla lettura del gioco, volevo che puntasse il già ammonito Cassani, poi l’ho messo seconda punta dietro Coda».


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