Il Napoli e il primo scudetto, la sfilata dei campioni in città. E il sangue di San Gennaro si scioglie

Il Napoli e il primo scudetto, la sfilata dei campioni in città. E il sangue di San Gennaro si scioglie
di Pietro Treccagnoli
Mercoledì 10 Maggio 2017, 08:37 - Ultimo agg. 17:13
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Una giornata per ricordare dopo 30 anni la grande impresa del Napoli di Maradona che vinse il suo primo scudetto: 10 maggio 1987. È cominciata a Mergellina in un clima di rimpatriata la giornata del trentennale del primo grande titolo azzurro. Vecchie glorie di quel magico giorno e tifosi si sono diretti verso la Sanità con un bus rosso della CitySightseeing, prima tappa di una giornata densa di appuntamenti. Tra i primi campioni a partecipare alla festa Bruscolotti, Giordano, Carannante, Filardi.
 


Alla partenza c'era anche Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito. Si è trattenuta giusto per una chiacchierata, qualche foto e un caffè. Doveva partire per Roma dove domani c'è una nuova udienza del processo. Lungo il percorso i tifosi che in bus accompagnavano i calciatori hanno intonato in coro "Oh mamma mamma mamma mi batte il corazon. Ho visto un grande Napoli innamorato son". "Dieci cinque ottantasette". Dalla strada un passante ha commentato: "Ma che cos'è un terno? ". "Bruno Giordano facci un gol" un altro coro gettonatissimo. Porompompero a raffica. La gente si affaccia alle finestra. Al ponte della Sanità ad attendere i compagni c'è Volpecina. 

Alla Sanità è bagno di folla. Poi il gruppo é entrato nella chiesa del Monacone. A fare da cicerone l'avvocato Tuccillo. Autografi e foto in strada. In un breve discorso in chiesa, Giordano ha commentato : "Giocando e vincendo a Napoli ho conosciuto una grande città e un grande popolo che in 30 anni non ho mai dimenticato". Si è aggregato al gruppo anche Di Fusco. Dopo la chiesa hanno visitato il chiostro. Poi una foto davanti al busto di Totò in via Santa Maria Antesaecula. 

Lungo il percorso per via Duomo al gruppi si è aggiunto Renica. I campioni sono arrivati in cattedrale intorno alle 12. Dal gruppo di giovani che ha visitato il Duomo si è levato un «Forza Napoli», poi gli ex calciatori baciano la teca del sangue di San Gennaro. E il sangue del santo patrono si é addirittura sciolto. O meglio, stamattina alle 9, quando l'hanno preso dalla cassaforte presentava un grosso grumo rappreso. Un «miracolo». San Gennaro tifoso.
 


In seguito, i campioni si sono recati a Palazzo San Giacomo per incontrare sindaco e istituzioni. Dopo, un cambio di programma: il bus azzurro si è diretto a pranzo al ristorante 'E vicchiarelle al Corso Umberto dove è stato accolto da fuochi d'artificio azzurri. Dopo pranzo il gruppo si è recato in Regione dove ha incontrato il Governatore Vincenzo De Luca: qui un brindisi ha allietato il meeting. 
 
 

Mancherà soltanto una partita vera al San Paolo. In compenso il grande Napoli - o almeno una sua parte - ha trovato un prato dove andare a esibirsi: a Casoria dove si giocherà la partita celebrativa del primo scudetto. In campo ad affrontare le vecchie glorie azzurre una formazione di giornalisti e artisti, con Nino D'Angelo a fare da capitano degli sfidanti.
 

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