«La vigilia di Juventus - Napoli, in questo campionato, è più importante delle vigilie di Natale o Capodanno». La frase è un manifesto dell'atmosfera, magica, che si respira in città: una magia a tratti scaramantica e contenuta, a tratti esplosiva. A proferirla è Luciano Tricarico, titolare del Monterey Cafè a Chiaia. Come il suo, sono centinaia i locali partenopei che trasmetteranno stasera il big match di Torino. E sono diverse migliaia i napoletani che, «specialmente quando si gioca in trasferta», dal Vomero al centro, da Chiaia a Posillipo e Fuorigrotta, si riversano nei bar delle strade della città per seguire le gesta della banda di Sarri. Non sono esclusi caroselli, in caso di vittoria degli azzurri stasera. Tanto più che i sostenitori azzurri non potranno essere allo Juventus Stadium.Per ora, la cosa certa è che il folto popolo dei tifosi «da locale» si divide in due categorie abbastanza distinte. C'è chi mostra tranquillità, ma lo fa per scaramanzia: «Prima della partita non organizzeremo nulla. Ma ho fatto in modo che ci siano gli stessi dipendenti delle ultime giornate - spiega con una sobrietà pronta a esplodere in esultanza Salvatore Nigro di Insolito Cafè - Deve essere tutto uguale a quando il Napoli ha vinto». Vicolo Pasquale Placido, dove Nigro ha il bar, ad angolo con via dei Tribunali, stasera diventerà una curva. «Verranno più di cento persone, per tutta la strada, anche in piedi, a vedere il Napoli».
L'altra categoria è quella del tifoso che opera riti propiziatori, come Tricarico, che ha creato ieri un evento su Facebook intitolato: «Aspettando Juve Napoli». All'ingresso del bar è stato montato un vero e proprio altare, con la maglietta di Insigne, un cocktail color Napoli, una pagina di giornale con fotone di Higuain. Claudio Ciccone, musicista e tifoso che partecipa all'evento, aggiunge un tocco mistico alla cerimonia. «Io l'ho sognata stanotte la partita: finiva 0 a 1. Era un'azione confusa, un gol rocambolesco che arrivava all'improvviso. Lo segnava Higuain quando nessuno se l'aspettava». Alessia, sua sorella, musicista pure lei, si rammarica di non aver avuto visioni notturne, ma in compenso si sfila il giubbotto, indossa una maglietta autografata da Insigne e beve una bevanda azzurrissima. Come si fa il color Napoli in una bibita? «Col liquore blu curaçao - risponde il barman Alessandro Amatrice - Questo è a base di cocco. Se vinciamo oggi ne farò altri». Non lontano, sul Lungomare, Marco Varriale di For o Mare opta per la linea della sobrietà scaramantica: «Non faremo nulla prima del match - spiega - tutto dopo. Da noi in ogni sala sarà trasmessa la partita. E in generale, quando il Napoli va in trasferta, più di mille tifosi riempiono i locali del Lungomare. Qui solo in bagno non si vede il Napoli, ma arriva comunque l'audio della partita», chiosa sorridendo. Torniamo in centro. Qualcuno passeggiando canticchia «Un giorno all'improvviso», la hit del Pipita. L'attesa è grande anche in quello che ormai è chiamato da tutti «'o bar delle partite» di piazza Miraglia. Il titolare, Rudy Tedesco del Bar Rudy, sta appendendo al gazebo con il maxischermo un'immagine semisacra di Gonzalo e di Hamsik. «Faccio vedere le partite dal 2001, sono stato uno dei primi in centro. La piazza diventerà un piccolo stadio, stasera. Tutto pieno. Trecento persone circa. Qui siamo tutti tesissimi. Vorrei fare uno scherzo ai tifosi: mettere la finale Sanremo con Carlo Conti, prima di passare alla partita di Torino».
Vista l'attesa, si era pensato di installare un maxi schermo in città.