Tutto esaurito nella chiesa di San Potito per «La vicina di Zeffirelli»

Tutto esaurito nella chiesa di San Potito per «La vicina di Zeffirelli»
Mercoledì 24 Aprile 2024, 23:15 - Ultimo agg. 23:16
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Gaia Zucchi conquista Napoli: sold out la Chiesa di San Potito. Post evento, l’autrice risponde alle accuse tardive dell’attore Bruce Robinson. Per il libro cult “La vicina di Zeffirelli”, grazie all’intuizione del Maestro Carlo Morelli e dell’organizzatrice, l'architetto Daniela Rinaldini, afflusso di presenze inimmaginabili, tanto da non esser più disponibili nemmeno posti in piedi. Meravigliosa e gremita la seicentesca Chiesa di San Potito, con ospiti e relatori collocati davanti al monumentale e suggestivo altare, intenti a conversare dei plurimi capitoli che compongono l’opera dell’attrice Gaia Zucchi.

A distanza di oltre 12 mesi dall’uscita del romanzo, con l’editore Armando De Nigris in prima fila, il best seller prosegue la sua scalata, richiamando il folto pubblico, sempre presente ad ogni iniziativa attuata con tenacia dall’autrice, eccezionalmente vestita per l’occasione dalla stilista Simona De Martino.

Il talk moderato dal giornalista Rai Giovanni Occhiello e con la presenza del digital creator Alessandro Basso, insieme alle letture dell’attore Andrea Di Bella, ha affrontato senza riserve, diversi passaggi incentrati sulla violenza, fisica e psicologica che la Zucchi subì, uscendone fortunatamente indenne. Acclamati i suggestivi momenti di raccordo, con gli interventi musicali delle soliste Denise Morelli, Roberta Lauzeral, Alessia Marfella della “That's Napoli Live Show” e le native melodie dei musicisti Mariano Lambiase e Andrea Sensale.

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Presenti molte personalità del territorio, tra cui l’imprenditrice Rossella Paliotto, il produttore Salvatore Piedimonte, l’attore Nino Lauro, il videomaker Ciro Grieco ed il fotografo Leandro Felicioni. Al termine dell’incontro Gaia Zucchi ha parlato in merito alle ultime notizie su Franco Zeffirelli, pubblicate con grande enfasi da decine di quotidiani nazionali ed internazionali: “Ora è il turno di Bruce Robinson nell’accusare una persona defunta e che quindi non potrà mai difendersi. Si parla di presunte molestie sessuali ricevute dal Maestro cinquant’anni fa. Robinson nelle precedenti biografie non ne aveva mai fatto cenno, così come nelle tante interviste rilasciate, nelle quali, al contrario, si dichiarava appagato di aver preso parte a “Romeo e Giulietta”. La verità la sapranno solo loro due ma nei vent’anni che ho frequentato Franco posso solo dire di aver visto centinaia di “bravi ragazzi” provarci ripetutamente, solo per avere una carriera spianata nel mondo del cinema ed erano avances “pesanti”. Una volta, a dicembre arrivò in villa un bellissimo biondino giocatore di rugby che insistette per recapitare il suo regalo. Stringendosi il pene tra le mani urlò, senza alcuna vergogna e con me davanti: “Bisogna festeggiare il Natale, agli addobbi ci pensi tu, io ci metto l’albero”! Franco lo cacciò ed io rimasi scioccata dalla esigua dignità umana espressa”.

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