Disperazione Vonn, in lacrime
dopo il flop nel SuperG

Disperazione Vonn, in lacrime dopo il flop nel SuperG
Sabato 17 Febbraio 2018, 16:43 - Ultimo agg. 17:31
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Doveva essere la sua gara, quella che la celebrava come la regina del Circo bianco, ed è finita con le lacrime al parterre. Per Lindsey Vonn, trentatreenne campionessa statunitense di sci, i Giochi di Pyeongchang sono cominciati nel peggiore dei modi. Nel supergigante al Jongseon alpine centre aveva scelto il numero 1 di pettorale. Calato il vento, le condizioni erano ottimali. Al termine della ricognizione della pista era serena, sorridente. Si è fermata a bordo pista con alcuni fan, «One-two-three. Iu-es-ei, Iu-es-ei» hanno intonato insieme per darle la carica. Dal cancelletto è uscita forte, ha subito cercato le migliori traiettorie, ha spinto al massimo. Ha affrontato con determinazione tutti i tratti più ostici della pista (tracciato disegnato dall'austriaco Meinard Tatsch), dalla Blue Dragon Valley al Magic Tree.

Poi, un grave errore nella parte finale: è andata lunga prima di un pianoro perdendo velocità e centesimi preziosi. Altrimenti, probabilmente, sarebbe stata lì a giocarsi l'oro. Tagliato il traguardo, ha abbassato la testa e si è portata le mani sul capo. Poi la disperazione. Quando ha realizzato di aver perso l'occasione di suggellare un'incredibile carriera con l'ennesimo oro, ha cominciato ad inveire contro se stessa e infine le lacrime. La prima ad avvicinarsi è stata la svizzera Lara Gut, un lungo abbraccio mentre la gara proseguiva e le prime posizioni andavano a delinearsi. Poco dopo la stessa sorte toccava all'amica-rivale Sofia Goggia. Alla fine Lindsey Vonn è sesta, stesso tempo dell'azzurra Federica Brignone, con un ritardo di 38 centesimi dalla vincitrice. Ora ha ancora una carta da giocare, la discesa libera di mercoledì prossimo (ore 3 italiane), ma prima dovrà smaltire rabbia e delusione per l'occasione mancata.
 

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