Toni sbagliati ma Reina
da solo non basta più

Toni sbagliati ma Reina da solo non basta più
di Francesco De Luca
Mercoledì 24 Maggio 2017, 23:40 - Ultimo agg. 23:42
4 Minuti di Lettura
Le parole di De Laurentiis che hanno fatto infuriare Reina e sua moglie Yolanda segnano la rottura tra il portiere e il Napoli. Pepe, considerato leader dello spogliatoio e intoccabile a dispetto degli errori commessi in questo campionato, non si aspettava nel corso dell’allegra cena di fine stagione l’uscita del patron sulla maggiore concentrazione di cui avrebbe bisogno. Ma a prescindere da espressioni e toni del suo presidente, peraltro non nuovo a questo genere di interventi, lo spagnolo avrebbe dovuto capire già da tempo che il vento è cambiato per lui. C’era stato un chiaro messaggio di De Laurentiis un mese fa. Durante la cerimonia per il rinnovo del contratto di Insigne fino al 2022, il presidente aveva indicato quali sarebbero stati i rinforzi per il Napoli.

E aveva detto a proposito di Reina: «Ha ancora un anno di contratto, ha fatto bene e non ci sono problemi, ma è chiaro che noi dobbiamo pensare anche al futuro e che devo orientarmi su un portiere che abbia la sua maturità, non su un giovane emergente. Bisogna puntare su uno di 27-28 anni e il prossimo anno bisognerà essere bravi a far convivere due primedonne». Dunque, non un vice ma due portieri titolari, una situazione differente rispetto a quanto è accaduto in questa stagione, con Reina che ha saltato due sole partite ed è stato sostituito da Rafael (mai impiegato il napoletano Sepe).

È doveroso che il Napoli migliori l’organico per sferrare l’assalto allo scudetto 2018. E sugli errori commessi da Reina, che il 31 agosto festeggerà 35 anni, non si può sorvolare, anteponendo l’indubbia forza del suo carisma e della sua esperienza, qualità preziose in uno spogliatoio diventato ancor più giovane. Le battute di De Laurentiis sono state sgradite da Reina e signora e dai compagni a lui più legati. Ma il Napoli ha il dovere di guardare avanti. Sempre, a prescindere dai nomi. Ci sono state più di una defaillance del portiere, vice di Casillas nella nazionale campione del mondo 2010 e campione d’Europa 2012, in questa stagione, cominciata con una serie di problemi fisici, allenamenti saltati nel ritiro trentino e preparazione personalizzata in Spagna.

Ci sono errori che sono costati punti e altri no soltanto perché l’attacco - guidato prima da Milik e poi da Mertens - è riuscito a coprire le falle della difesa con la sua valanga di reti. E così, a una giornata dalla fine del campionato, gli azzurri hanno incassato 37 gol, cinque in più di un anno fa. Questa è una squadra a trazione anteriore e talvolta non vi è adeguata copertura per Reina e i suoi compagni di reparto, ma vi sono stati anche errori davanti ai quali evidentemente la società non vuole far finta di niente. Difficile immaginare che De Laurentiis e Pepe, definito dal patron “sindacalista” perché tratta i premi a nome della squadra (ed è stato lui a farne sentire la voce con un tweet quando era stato imposto il silenzio dopo la sparata presidenziale a Madrid), possano sedersi a tavolino per confrontarsi sul rinnovo di contratto.

Reina partirà per il ritiro estivo con questo impegno, scadenza 2018, giocandosi il posto da titolare con un portiere che il Napoli sta individuando. Al patron piacciono i giovani, ma la scommessa Meret, ventenne di talento appena salito con la Spal in serie A, deve essere sembrata azzardata anche a lui. E allora se ne cerca uno più esperto all’interno di una rosa che viene valutata dai dirigenti e da Sarri, che non vuole comunque rinunciare a questa figura nello spogliatoio e che ha ovviamente bisogno di un estremo difensore bravo con i piedi affinché sia parte integrante del suo gioco.

Reina, andato a Monaco di Baviera dopo il primo anno con Benitez, aveva fatto pressioni per poter tornare tra i pali del Napoli perché qui vive bene la sua famiglia, perfettamente integrata, come confermano foto e messaggi di Lady Yolanda sui social. È un feeling scattato nel 2013, quando Pepe venne preso su indicazione di Benitez perché De Sanctis aveva deciso di trasferirsi alla Roma ed era saltato l’accordo con Julio Cesar.
Dispiace (ma relativamente sorprende conoscendo il carattere di De Laurentiis) quanto è accaduto in una serata di festa, dopo i doverosi ringraziamenti del presidente a Sarri e ai giocatori. Anche per Reina, invitato tuttavia ad avere maggiore attenzione in futuro. Se il Napoli vuole davvero lanciare la sfida alla Juve, deve averne la stessa compattezza fuori dal campo: non può improvvisamente alzarsi così il livello della tensione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA