Cino Tortorella, i funerali a Milano

L'ultimo saluto a Mago Zurlì nella chiesa della Madonna della Provvidenza a Quinto Romano
L'ultimo saluto a Mago Zurlì nella chiesa della Madonna della Provvidenza a Quinto Romano
Lunedì 27 Marzo 2017, 21:56 - Ultimo agg. 28 Marzo, 09:26
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No, nessun ultimo saluto  nel maestoso Duomo di Milano. Lui l'aveva detto: . Eppure tanta era la gente, che dopo aver reso omaggio nella camera ardente del Piccolo, affollava la chiesa della Madonna della Provvidenza. E' lì nella parrocchia del quartiere periferico di Quinto Romano che si sono svolti i funerali di Cino Tortorella, l'amato Mago Zurlì, scomparso a 89 anni, qui viveva «in modo semplice e con tutti si comportava con umiltà e spontaneità», come è stato ricordato durante la cerimonia. La concelebrazione, assai franca, del parroco don Walter Grosso e del sacerdote don Roberto Scotti venuto da Piacenza per ricordarlo, ha puntato tutto proprio sulla sobrietà ricordando le sue grandi sofferenze - il non aver mai conosciuto il padre morto prima della sua nascita e la perdita della sorellina di 10 anni - e il suo grandissimo amore per i bambini.

«Era un padre eccezionale e un marito straordinario - ha detto con la voce rotta dall’emozione la moglie Maria Cristina, compagna di vita da 40 anni - era davvero un mago, un uomo giusto, onesto, buono anche se oggi nel mondo c’è poco posto per questi valori. Amava davvero tutti. Mi ero innamorata di lui vedendolo in tv e ho realizzato il mio sogno sposandolo». I figli Davide, Guido, Lucia e Chiara hanno letto a turno l’ultima pagina dell’autobiografia scritta dal mago Zurlì ricordando «che aveva sempre mille progetti» nonostante l’età e la salute.

In un contesto di frontiera, in una chiesa opportunamente spoglia quasi fosse anglicana, il Piccolo coro dell’Antoniano intitolato a Mariele Ventre e diretto da Sabrina Simoni, ha incantato con una serie di brani sacri e religiosi: i bambini, tutti vestiti di nero salvo le femmine con le calze rosse a indicare un senso di gioia pur nel dolore, hanno dato ancora più senso a una vita dedicata ai piccini. A piangere commossa anche Cristina D’Avena che proprio dallo Zecchino d’Oro ha iniziata la sua fortunata carriera.
In mattinata i milanesi - sono passati anche il cantante Elio e l’attrice Susanna Messaggio, oltre a Daniela Bongiorno e Umberto Smaila,  - hanno potuto dare l’ultimo saluto a Cino, al secolo Felice, Tortorella nel foyer del Piccolo Teatro in via Rovello, a due passi da piazza del Duomo.

Omaggio dovuto al fatto che l’attore, autore e presentatore aveva frequentato l’accademia di Giorgio Strehler. Sul feretro di legno chiaro un cuscino di margherite bianche e una rosa anch’essa bianca e il cappello da alpino. Su un cavalletto di legno, di fianco alla bara, una sua foto sorridente mentre conduce la sua trasmissione più famosa ‘Lo Zecchino d’orò, da lui ideata e diretta per cinquanta edizioni. In mano ha due cartelli uno con la scritta ‘riderè e l’altro con la scritta ‘applaudirè. E anche in chiesa un alpino lo ha salutato così come un frate, facendo ritornare alla memoria che fu Tortorella a convincere l’Antoniano di Bologna, che era ed è un’istituzione della Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna, che si occupa di solidarietà, intrattenimento e comunicazione sociale, a prendere parte al suo progetto.
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