Slovenia, decapita nonna e fratello poi brucia le teste

Slovenia, decapita nonna e fratello poi brucia le teste
Mercoledì 22 Marzo 2017, 23:15 - Ultimo agg. 23 Marzo, 09:55
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Uccide la nonna di 80 anni e il fratello di 31, poi li decapita, brucia le teste e si autodenuncia alla polizia. Si è consumato così nel villaggio di Lukovec, piccolo paesino di una quindicina di case a Nord-Ovest di San Daniele del Carso, nel Comune di Komen, nel cuore del Carso sloveno, un delitto familiare che - secondo gli investigatori - assume i contorni dell'atto di follia. Il protagonista è un uomo di 35 anni, Marko Abram, che nella serata di lunedì ha ucciso i due familiari. Ancora da capire il movente del delitto, così come ancora poco chiare sono gli strumenti utilizzati per il delitto, che secondo alcune ricostruzioni, potrebbero essere due coltelli e un'accetta, al momento in possesso della Polizia scientifica che li sta esaminando ed esprimerà le proprie valutazioni nei prossimi giorni.
L'avvocato dell'assassino, Gorazd Gabri, oggi, all'uscita dal Tribunale dove Abram è stato interrogato per oltre sei ore, ha detto ai giornalisti che il suo cliente ha riconosciuto la propria colpevolezza e ha spiegato le motivazioni del gesto, ma bisogna aspettare gli esiti della perizia psichiatrica che sarà disposta dalla magistratura per avere un quadro completo della situazione. Abram rischia di subire una condanna di almeno quindici anni. 
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