La favola del calciatore operaio. Nalini, dalle saldature al calcio professionistico

La favola del calciatore operaio. Nalini, dalle saldature al calcio professionistico
di Eugenio Marotta
Lunedì 15 Settembre 2014, 23:54 - Ultimo agg. 16 Settembre, 08:56
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Prima saldava ponti, poi insaccava wurstel, oggi fa impazzire le difese avversarie e sforna assist a livello industriale. In mezzo un intervento odontoiatrico in cui ha tolto contemporaneamente tutti e 4 i denti del giudizio ed è guarito pure dalla pubalgia.



È la favola di Andrea Nalini, 24enne attaccante della Salernitana, alla sua prima vera stagione da professionista. Una favola che somiglia tanto a quella di cenerentola. Nalini, infatti, fino a tre anni or sono, lavorava in fabbrica a due passi da Verona: prima come carpentiere che saldava travi metalliche, poi come operaio in un’industria di wurstel (con turni all’alba ed orari durissimi). Oggi sta rubando la scena in lega Pro grazie a prestazioni straordinarie che gli sono valse vetrina e ribalta, ma soprattutto il ruolo di insostituibile nell’undici di Menichini.





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