Lanciano, c’è il deferimento bis
verdetto playout il primo giugno

Lanciano, c’è il deferimento bis verdetto playout il primo giugno
di Nicola Roberto
Martedì 24 Maggio 2016, 06:40
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SALERNO - Quale sarà l’avversario della Salernitana nei playout, che la Lega di B ha posticipato al 4 e 8 giugno, non è ancora dato saperlo. Potrebbe essere il Lanciano, se la società abruzzese supererà il nuovo processo a cui sarà sottoposta contendendo le perdite (con altri due punti di penalizzazione, infatti, la classifica finale del campionato cadetto sarebbe sì riscritta, ma nella sostanza non muterebbe in quanto sarebbe sempre la squadra abruzzese a chiudere in quartultima posizione), o se si andrà incontro a un vero e proprio stravolgimento lo sapremo solo il prossimo primo giugno. In quella data, infatti, il Lanciano dovrà comparire dinanzi alla Seconda sezione del Collegio di Garanzia del Coni, presieduta dal professor Attilio Zimatore. Lo ha deciso il presidente del Collegio di Garanzia, Franco Frattini, che ha disposto la riunione dei ricorsi presentati rispettivamente dalla Procura generale dello sport presso il Coni e dalla Procura Figc «contro il sig. Claude Alain di Menno di Bucchianico, il sig. Castrignanò e la società S.S. Virtus Lanciano 1924 s.r.l. avverso la decisione della Corte Federale d’Appello Figc, Sezioni Unite che, lo scorso 13 maggio, ha ridotto la sanzione a carico del sig. Claude Alain di Menno di Bucchianico e la penalizzazione a carico della società Lanciano e ha annullato la sanzione irrogata in capo al sig. Castrignanò». 
Le puntate precedenti della querelle Lanciano sono note a tutti. Deferito e punito con due punti di penalizzazione, il Lanciano ha subito altri due deferimenti e, grazie alla strategia dilatoria del suo pool di legali, è riuscito ad ottenere l’accorpamento degli stessi, facendo slittare la decisione di diverse settimane. Quando, però, arrivò, il verdetto della Disciplinare fu durissimo. Cinque punti di penalizzazione, una vera e propria stangata per la squadra di Maragliulo. Poi, lo sconto, deciso in appello dalla Corte Federale, che riaprì i giochi a due partite dalla fine della stagione regolare. Contro quella sentenza propose ricorso la Procura Figc, stizzita dalla circostanza che, alla base della riduzione della penalizzazione, ci fosse un mero cavillo formale. La Corte d’Appello accolse la tesi difensiva del Lanciano nel punto in cui sosteneva che il deferimento non avrebbe dovuto colpire l’amministratore delegato, Alain di Menno di Bucchianico, sprovvisto del potere di firma in quanto inibito, ma il direttore sportivo, Luca Leone. 


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