Menichini vede la salvezza: «Ora battiamo il Modena»

Menichini vede la salvezza: «Ora battiamo il Modena»
di ​Alfonso Maria Avagliano
Domenica 1 Maggio 2016, 06:00
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«Un grande punto, a patto che sabato si vinca col Modena». Magari con la benedizione di Sor Carletto e la mano tesa del solito amico Entusiasmo. Leonardo Menichini è provato dopo il pareggio in extremis (ma più che meritato) ottenuto ad Ascoli e guarda con fiducia alla rincorsa salvezza. Dopo aver avuto la possibilità di salutare anche il suo mentore Carlo Mazzone, che si gode da un decennio la pensione proprio nella città marchigiana. «L’ho salutato alla vigilia – confessa Menico –. Lui però ormai preferisce guardare le partite in tv. Ci sentiremo al telefono per scambiare le impressioni del caso».
 
Chissà cosa dirà a proposito dei granata, il suo maestro, magari dopo l’inconfondibile «ahò» che rischia d’essere scambiato con quello presidenziale. Certo, il 2-4-4 con cui la Salernitana ha affrontato gran parte della ripresa ieri è da pelle d’oca. In tutti i sensi. «C’era bisogno di rimontare, ho gettato nella mischia tutto il potenziale offensivo a disposizione – commenta Menichini –. Abbiamo dimostrato di non mollare mai, raddrizzando una gara non difficile in doppio svantaggio su un campo ostico. Siamo giunti al sesto risultato utile consecutivo, c’è consapevolezza che questa squadra si rimbocca sempre le maniche. M’è piaciuto tanto lo spirito dei ragazzi, non è la prima volta che reagiscono così. Però bisogna migliorare, abbiamo commesso errori che potevano costar cari».

Appunto, c’è tanto rammarico per i due pacchi regalo consegnati dalla difesa granata a Cacia in 5’ di follia. «Molto – conferma il tecnico granata –. Eravamo partiti bene, facendo girare il pallone, ma al primo errore siamo stati puniti: disimpegno sbagliato e gol di Cacia, poi dopo un po’ l’Ascoli ha attaccato bene gli spazi e ha raddoppiato». 
Nel secondo tempo musica diversa, dalla marcia funebre al rock, complice anche il gol di Oikonomidis che aveva mandato la Salernitana all’intervallo con distanze accorciate. «Nella ripresa siamo stati sempre in proiezione offensiva, loro hanno avuto una sola occasione con Altobelli», afferma Menichini. Ospiti scopertissimi dopo palla inattiva a favore, una costante, Moro ha indotto l’avversario sull’esterno facendogli sbagliare il tiro. La mano, in quel caso, sarà arrivata da amici diversi da Entusiasmo.

«Iko è partito un po’ contratto, poi ha trovato fluidità, ha messo diverse palle in mezzo e realizzato il gol – dice poi sull’australiano -. Tutta la squadra m’è piaciuta, è stata un’ottima prestazione collettiva, altrimenti non avremmo pareggiato. La condizione atletica? Ho visto tanta corsa, questo può fare la differenza». Per la verità da questo punto di vista le facilitazioni sono arrivate da un Ascoli rinunciatario nella seconda parte di gara. Prendere e portare a casa. 
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