Rabbia ultrà all'Arechi: «Indegni della maglia»

Gruppi di ultrà della salernitana davanti alla zona Arechi per contestare squadra e allenatore
Gruppi di ultrà della salernitana davanti alla zona Arechi per contestare squadra e allenatore
di Nicola Roberto
- Ultimo agg. 19 Febbraio, 06:20
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 Sulla Salernitana spira il vento della contestazione. Ieri mattina circa duecento tifosi hanno risposto all’appello degli ultras e si sono recati all’Arechi dove era in programma l’allenamento dei granata di Menichini. La seduta avrebbe dovuto svolgersi a porte chiuse, ma i tifosi hanno ottenuto di poter entrare per manifestare al gruppo il proprio malcontento per la situazione di classifica e per la figuraccia rimediata a Terni. In curva sud è stato esposto uno striscione eloquente («Indegni») per esprimere sdegno e rabbia.
 
I tifosi sono rimasti una decina di minuti all’interno dello stadio e, mentre la squadra si allenava, hanno intonato alcuni cori. Poi, hanno lasciato la curva ed alcuni di loro hanno atteso l’uscita dei calciatori. «Non tutti sudano la maglia», così qualche sostenitore si è rivolto a Davide Moro. «Non è vero – ha obiettato l’ex Empoli -. Non si perde di proposito, magari siamo scarsi. Non credo, però, che lo siamo. Tutti noi vogliamo conquistare la salvezza», così l’esperto centrocampista ha provato a rassicurare i tifosi nella chiacchierata all’esterno dell’Arechi. 

Nel chiuso dello spogliatoio la squadra ha stretto un patto per la salvezza, ma la strada verso la meta tanto agognata è in salita. Dopo la scoppola di Terni, infatti, all’orizzonte si profila l’impegno interno con il Crotone, secondo in classifica. Contro la squadra allenata da Juric la Salernitana si schiererà con il 4-4-2. Leonardo Menichini pensa che sia la soluzione tattica migliore per provare a limitare l’efficacia del gioco sulle corsie laterali dei pitagorici. Due coppie di esterni su ciascuna fascia è la mossa che il tecnico toscano intende compiere per cercare di restituire maggiore solidità ed equilibrio alla fase difensiva della sua squadra, senza farle perdere spinta in fase di possesso palla.

La presenza di due esterni di centrocampo si spiega proprio con l’intenzione di offrire maggiore sostegno ai terzini, che potrebbero soffrire, in caso contrario, nell’uno contro uno gli esterni del tridente del Crotone, Ricci e Stoian, ma anche con la volontà di provare a pungere la squadra di Juric sfruttando le qualità in fase offensiva degli esterni alti. 
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