Salernitana. La svolta di Menichini
Pestrin è il nuovo jolly

Salernitana. La svolta di Menichini Pestrin è il nuovo jolly
di Nicola Roberto
- Ultimo agg. 8 Febbraio, 06:05
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SALERNO - Nicola Roberto
Era stato così vicino all’addio che a La Spezia, mentre la squadra era in campo, lui era incollato al telefono per decidere il suo futuro. Il suo nome era stato inserito nella distinta consegnata all’arbitro, tuttavia Manolo Pestrin più che al campo doveva prestare attenzione al mercato. Suonato il gong, il centrocampista romano, che aveva declinato le avances di Catania e Casertana, è rimasto in granata dove la sua esperienza pareva giunta al capolinea dopo il fallo da rigore su Ganz nel recupero della gara di Como. Pestrin espulso, Salernitana sconfitta e Torrente vicino all’esonero: quella sera, l’orizzonte del capitano era tutt’altro che granata. 
Il calcio, però, è pieno di sorprese. Alzi la mano chi pensava che, con l’avvento di Menichini, Pestrin sarebbe tornato titolare. Eppure, è andata proprio così. Il trainer toscano, che lo scorso anno aveva spesso optato per la coppia Moro-Favasuli, lasciando in panca l’ex del Cesena, ha azzerato le gerarchie e il passato. Lo aveva detto in conferenza stampa ed è stato di parola, guardando solo al presente e conquistando, così, subito credibilità agli occhi dei calciatori. Per arginare il gioco ricamato e ficcante del Pescara, c’era bisogno di una diga, di un elemento che desse protezione, mettendoci esperienza e forza fisica. Menichini ha tracciato l’identikit e poi ha fatto la sua scelta di conseguenza. Ronaldo aveva convissuto con un problema fisico e ha, comunque, caratteristiche da playmaker più portato a costruire che a rompere il gioco avversario, mentre Moro non era stato brillantissimo a La Spezia. Dopo aver visionato le ultime partite dei granata nella gestione Torrente, Menichini ha puntato sulla voglia di riscatto di Pestrin, uno che era finito nel mirino della contestazione e che sembrava ormai aver esaurito il suo tempo in granata. «Per salvarsi c’è bisogno di tutti», ha ammonito Menichini nel giorno del suo insediamento e, forse, mentre pronunciava quelle parole il suo pensiero correva proprio a Pestrin, uno a cui, specie nella fase iniziale del passato campionato di Lega Pro, non rinunciava mai a cuor leggero tanto da far intristire in panca Giandonato. Pestrin ha preso di nuovo possesso della fascia di capitano e della mediana granata, galleggiando talvolta tra i due centrali difensivi, Bernardini ed Empereur, ed alzando, all’occorrenza, la linea del pressing.


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