Salernitana, mercato e progetti
Mezzaroma: Bollini, nessun intoppo
abbasseremo l'età media

Salernitana, mercato e progetti Mezzaroma: Bollini, nessun intoppo abbasseremo l'età media
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 13 Giugno 2017, 06:30 - Ultimo agg. 10:48
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SALERNO - Il tempo di limare piccoli dettagli in sospeso, poi l’ufficializzazione del rinnovo di Bollini (senza fretta, il trainer sarà a Roma nei prossimi giorni, in occasione dell’Europeo U21 che commenterà in tv dagli studi Rai della capitale) e gli step successivi in preparazione alla stagione 2017/18. Che vedrà la Salernitana «fare del proprio meglio, poi vediamo dove si arriverà». 
Niente proclami per Marco Mezzaroma, che tra una scartoffia e l’altra nel suo ufficio romano si divide tra club sportivo e attività di famiglia. Compatibilmente con gli impegni, il co-patron potrebbe essere a Salerno a fine mese per occuparsi (anche) di strutture e logistica: non è un mistero la volontà di acquistare un terreno in provincia e costruirvi un centro sportivo.
La macchina è in moto ma non accelera, forte della buona base di partenza («Siamo stati bravi a patrimonializzare negli anni, pur commettendo errori di cui assumo responsabilità») ma anche in attesa degli eventi che possono influenzare tante cose. In primis la fine dei playoff in LegaPro che delineerà la geografia del prossimo torneo e darà un ufficioso via al mercato (start 1 luglio, stop il 31 agosto alle 23). Poi, le elezioni in Lega B. Mezzaroma glissa («Mi pongo il problema se si presenta»), poi precisa: «Ho iniziato con mio cognato, continuare da solo sarebbe oggettivamente molto complicato, non tanto dal punto di vista economico ma soprattutto in termini di tempo e lavoro». Indicazione su possibili soci in ingresso? Tutto prematuro, subordinato all’eventuale approdo di Lotito al timone dei cadetti.
«Con Bollini abbiamo ragionato, non ci sono intoppi sulla prosecuzione del rapporto – continua Mezzaroma – Allestiremo un roster con determinati parametri. Non è serio dire se per la salvezza o la Coppa Campioni: la storia insegna che squadre attrezzatissime non hanno centrato la Serie A, dove invece è salito chi mirava a un torneo tranquillo. Il calcio è imprevedibile. Mercato? Abbiamo fatto disamine tecniche in entrata e in uscita. Dobbiamo approfondire, il mister si tiene in contatto col direttore. Non faccio nomi». Forse l’interesse è più ai guadagni che ai cognomi dei calciatori, da imprenditore che vuole evitare sperperi.
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