Disfatta Salernitana, Torrente fa mea culpa: «Chiedo scusa ai tifosi»

Disfatta Salernitana, Torrente fa mea culpa: «Chiedo scusa ai tifosi»
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 2 Ottobre 2015, 23:55 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 10:15
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Sul Teorema di Pitagora la Salernitana è decisamente impreparata. Troppo brutta per essere vera la squadra di Torrente, per larghi tratti inesistente allo Scida.



Meritata la sconfitta, la delusione del trainer granata è tutta nel suo volto prima di affrontare le consuete interviste, quasi come a voler dire «c’è poco da commentare».

Ci prova, Torrente. «Una giornata no», la definisce. «Quattro gol sono tanti, chiediamo scusa ai tifosi, essere rimasti in dieci ha reso le cose ancora più difficili – dice il mister –. Dobbiamo fare assolutamente qualcosa per il discorso espulsioni, occorre prendere provvedimenti perché non si può finire sempre in inferiorità. Capisco l’aggressività nostra e la velocità degli avversari, ma bisogna voltare pagina». Anche dal punto di vista del gioco.



Eppure paradossalmente i suoi erano partiti benino, il gol di Stoian ha poi tagliato le gambe. Tutto troppo presto. «Avevo preparato la gara sulle ripartenze, cambiando modulo per sfruttare i due attaccanti vicini e poi ripartire. Ma i nostri errori difensivi sono costati cari – prosegue –. Le assenze? Hanno inciso ma preferisco sempre parlare dei presenti. Non credo che interverremo sul mercato degli svincolati alla luce degli infortuni, ci vorrebbe troppo per rimetterli in forma. Così come siamo possiamo tranquillamente arrivare alla salvezza».



Salernitana ridimensionata? Per qualcuno sì, per altri i punti sono in linea con gli obiettivi. Ma c’è il rischio contraccolpo psicologico. «Resettiamo tutto e cancelliamo questo ko – aggiunge Torrente -. Dobbiamo lavorare per mettere in condizione ottimale i giocatori. Gli attaccanti? Sono tra questi, ho provato a far giocare Coda e Donnarumma assieme, entrambi hanno bisogno di ritrovare la forma».



Rialzarsi immediatamente. «Peccato non avere di nuovo una partita subito, in questi casi fa bene tornare in campo immediatamente perché sei ancora più arrabbiato», dice Maurizio Lanzaro. Anche lui non ammette alibi: «Purtroppo è stata una partita da dimenticare, chiediamo scusa ai nostri tifosi che sono venuti fin qua sobbarcandosi un bel viaggio, questa non è la vera Salernitana, quella delle prime giornate. Le assenze contano relativamente, chi è sceso in campo è il principale responsabile, perché il mister aveva preparato la partita con precisione e noi non abbiamo saputo fare quello che dovevamo. Siamo amareggiati, perdere così fa male ma ci rialzeremo, perché il campionato non finisce certo qui».



Dopo una gara così va a farsi benedire anche qualsivoglia disquisizione tattica. «C’entra poco, non siamo stati all’altezza», taglia corto il centrale che poi individua la chiave che ha fatto cadere la linea Maginot granata, quasi subito. «Dopo il gol di Stoian ci siamo allungati troppo e loro sono andati a nozze negli spazi – afferma Lanzaro –. Il Crotone è squadra giovane e veloce, noi siamo stati pericolosi solo nei primi minuti, poi non siamo stati più compatti».



Capitolo espulsioni. «Sono effettivamente troppe. Lotito parla di insicurezza? Non credo, vorremmo solo fare di più e ci facciamo trasportare. La nostra forza è sempre stata quella di migliorare gli aspetti negativi e scendere in campo con il coltello tra i denti: lo faremo», conclude l’ex reggino.

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