Salernitana, il Torrente furioso non fa sconti: «Adesso fuori gli attributi»

Salernitana, il Torrente furioso non fa sconti: «Adesso fuori gli attributi»
di Enrico Vitolo
Sabato 28 Novembre 2015, 08:24
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Così non va. Giornata dopo giornata la Salernitana sta affondando sempre di più. Ma se prima era una sensazione, oggi è evidente a tutti. In tre mesi si è passati dai sogni di gloria estivi, ma non così esagerati, alla paura e alle tensioni di inizio inverno.
È bastata una Pro Vercelli accorta in difesa e spietata in attacco, nonostante alcune assenze pesanti per Foscarini che intanto si gode il terzo successo consecutivo contro i granata, per far riaffiorare in novanta minuti tutti i problemi della Salernitana. Tanti, fin troppi. Tutti affiorati di settimana in settimana. Quelli ai quali Vincenzo Torrente non è riuscito e continua a non riuscire a trovare una soluzione.

Neanche il figlioccio Donnarumma, giunto alla quinta rete stagionale, riesce a mascherare l’impalpabilità di una squadra che continua a perdere fiducia ed allo stesso tempo posizioni in classifica. E poco importa se a Latina era arrivata nei minuti finali la reazione del gruppo. Un pareggio che, abbinato alla vittoria con il Novara di tre settimane fa, lasciava presagire a qualcosa di diverso. Ed invece è tutto svanito alla fine di un venerdì gelido in tutti i sensi.

Sono bastati appena dieci minuti di orologio per perdere la brocca e rendere la vita ancor più facile alla Pro Vercelli. Ennesima sbavatura difensiva, che non é più ormai una novità, e sesta sconfitta collezionata dopo appena quindici giornate. Un macigno che inizia a pesare davvero tanto, un macigno che neanche Torrente riesce a togliere dalle braccia ormai indebbolite della sua Salernitana. Ed ora? Ovvio.

Riecco il terrore esonero. Ma mai come questa volta la panchina del tecnico di Cetara traballa, ed anche tanto. Di fatto quasi una tradizione nella gestione granata di Lotito-Mezzaroma: «Ma la fiducia nei confronti di Torrente non manca - ha voluto subito chiarire Marco Mezzaroma presente ieri allo stadio -. Bisogna comunque ammettere che deve convivere con alcune defezioni che pesano. Chiaro, non è solo colpa degli infortuni o della sfortuna che in questo momento è nostra amica. Ora è necessario fare ancora più gruppo e stringere i denti, cercando di approfittare dei prossimi impegni ravvicinati».

Aspettando la Coppa ed il campionato, non resta così che leccarsi le ferite. Quelle ferite che Torrente non credeva però di ritrovarsi dopo l’approccio più che positivo avuto dalla sua squadra nell’anticipo dell’Arechi: «Il palo di Donnarumma, l’occasione di Coda. All’inizio poteva cambiare l’andamento della gara, poi però l’ennesima distrazione collettiva di squadra ha fatto il resto. Rispetto alle ultime uscite abbiamo fatto dei passi indietro».


In un venerdì nel quale tutto è andato storto, c’è comunque una nota positiva: Alfredo Donnarumma: «Ma se era davvero un periodo fortunato la prima occasione non sbatteva sul palo - l’amarezza non nascosta dall’attaccante -. Con Coda bene, poteva anche darci una mano negli ultimi minuti ma il mister ha ritenuto opportuno farlo uscire». Un po’ come la scelta di tenere fuori Moro: «Peccato, nonostante una serata storta eravamo riusciti anche a rimetterla in piedi - dice l’ex Empoli -, Poi purtroppo è accaduto quello che tutti sapete. Cosa è successo? Sinceramente non lo so, dovremo parlarne in settimana».
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