Cinghiali a spasso per Castellabate: pronti altri 300 selecontrollori e nuove trappole

Un altro esemplare si è avventurato nel giardino di un’abitazione, con il proprietario che se n’è accorto in tempo scacciandolo

Cinghiale in città
Cinghiale in città
di Antonio Vuolo
Domenica 19 Maggio 2024, 07:00
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Cinghiali a spasso in paese, anche in pieno giorno. Le ultime segnalazioni arrivano da San Marco di Castellabate, dove negli ultimi giorni si sono intensificati gli incontri ravvicinati con gli ungulati. Un grosso esemplare è stato immortalato, venerdì pomeriggio, in giro a ridosso dell’ex istituto scolastico De Vivo, nella frazione San Marco, probabilmente alla ricerca di cibo, motivo che spesso spinge gli animali selvatici ad avventurarsi anche nei centri urbani.

Nella stessa serata di venerdì, poi, sempre a San Marco, addirittura un altro esemplare si è avventurato nel giardino di un’abitazione, con il proprietario che se n’è accorto in tempo scacciandolo. «Ormai, purtroppo, è un’abitudine - racconta un residente - Gli incontri sono quotidiani e bisogna stare anche attenti, alla luce anche degli ultimi episodi di cronaca. Tuttavia, bisogna fare qualcosa perché altrimenti saremo letteralmente invasi». Quello dei cinghiali, in tutto il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è un problema diffuso da tempo. Dall’entroterra alla costa sono decine e decine le segnalazioni e le denunce. Gli ungulati, oltre a provocare ingenti danni alle coltivazioni, rappresentano un pericolo anche per l’incolumità delle persone. Spesso sono, infatti, anche la causa di incidenti stradali. Uno degli episodi più gravi, tuttavia, si è verificato la scorsa settimana quando un agricoltore cilentano è stato addirittura aggredito da un ungulato di grosse dimensioni. Un 75enne di Ascea è stato, infatti, azzannato ad un braccio da un cinghiale mentre si trovava in campagna per accudire gli animali. L’uomo si è ripreso, ma tanto è stato lo spavento per sé e per i suoi familiari.

Dal suo canto, intanto, l’Ente Parco sta provando ad arginare la problematica. Entro fine mese saranno operativi altri 300 selecontrollori che andranno ad unirsi ai 300 già attivi, così come si stanno individuando altri centri di raccolta, che dovranno aggiungersi ai quattro in attività. Ma la vera novità riguarda la disponibilità a breve di almeno 4 grandi trappole per cinghiali, da usare in prossimità dei centri abitati, dove c’è maggior rischio, in grado di catturare più esemplari.

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«A breve completeremo l’iter per avere ulteriori selecontrollori e stiamo rivedendo anche il regolamento per l’abbattimento - commenta il presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo - stiamo individuando nuovi centri di cattura e lavorando per un nuovo bando per le recinzioni elettrificate, oltre all’installazione delle cosiddette big trappole da posizionare in prossimità dei centri urbani».

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