Sembrava un inizio perfetto, poi però sarebbe potuto diventare un vero incubo. Ma alla fine, comunque, la vittoria arriva ed è la cosa più importante. Alla prima del nuovo anno la Salernitana mette al tappeto il Venezia. Cinque minuti e Zito porta già in vantaggio i granata dopo la grande respinta di Audero sul colpo di testa di Rossi. Il gol non accende una partita che di fatto si gioca su ritmi bassi. Molto bassi. Il Venezia prova a sfondare, ma inutilmente, con Fabiano e Zampano sulla corsia di destra, la Salernitana si affida prevalentemente alle conclusioni dalla distanza di Ricci. Dopo due tentativi al terzo (30') il mediano riesce anche a trovare la rete del raddoppio, decisiva però la deviazione di Domizzi. Altri cinque minuti ed ecco anche il 3 a 0, su un calcio d'angolo l'ultimo arrivato Palombi è il più lesto e da vero attaccante d'area di rigore batte nuovamente Audero.
Ma per rovinare tutto bastano appena otto minuti, quelli iniziali del secondo tempo. Prima Firenze al 48' dagli sviluppi di un angolo e dopo Bentivoglio all'53' su punizione (errore evidente di Adamonis) ed ecco che all'Arechi c'è nuovamente una partita. Addirittura Firenze potrebbe anche ristabilire subito la parità, ma in due circostanze grazia la Salernitana. Ma la più grande palla gol il Venezia la crea all'86', sul tiro di Zigoni Adamonis si fa perdonare con una parata fondamentale. Decisiva. A nulla infatti servono i sei minuti di recupero dove c'è comunque spazio per altre emozioni: le espulsione rimediata da Ricci e Bentivoglio e la chance non sfruttata da Odjer. Finisce 3-2 e la Salernitana fa un piccolo passo, ma pur sempre importante, verso i playoff.