Gragnano, ricorsi respinti: confermate
le sanzioni del dopo Potenza

Gragnano, ricorsi respinti: confermate le sanzioni del dopo Potenza
di Raffaella Ascione
Venerdì 2 Febbraio 2018, 18:54
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Una sconfitta che ha generato un vortice di polemiche, prima in relazione alle decisioni arbitrali che l'hanno caratterizzata, poi alle sanzioni inflitte dal Giudice Sportivo. La Corte Sportiva d'Appello Nazionale ha messo la parola fine, respingendo i tre ricorsi inoltrati dal Gragnano avverso le decisioni ufficializzate con il comunicato n. 83 del 17 gennaio in relazione alla gara del San Michele contro il Potenza.

Confermata dunque, a carico dei pastai, l'ammenda di 2mila euro (inflitta «per avere i propri sostenitori, per l'intera durata della gara, rivolto numerose espressioni offensive e frasi blasfeme all'indirizzo di un A.A.. Al termine della gara reiteravano la condotta sia nei confronti dell'A.A. che degli Organi federali. I medesimi sostenitori, sempre al termine della gara, lanciavano sputi all'indirizzo della terna arbitrale e dei calciatori della squadra avversaria, colpendo questi ultimi»).

Il Collegio ha inoltre respinto il ricorso con il quale il club pastaio aveva impugnato la sanzione della squalifica di tre giornate inflitta al tecnico Rosario Campana («per avere rivolto espressioni offensive all'indirizzo del direttore di gara, allontanato. Al termine della gara, nello spazio antistante gli spogliatoi, rivolgeva ulteriori espressioni offensive e frasi blasfeme all'indirizzo della Terna arbitrale, dei calciatori ospiti e degli Organi federali»). Mister Campana sconterà dunque la terza giornata di squalifica in occasione del prossimo derby esterno contro il Pomigliano.

Stesso esito per il ricorso proposto avverso l'inibizione fino al 7 febbraio a carico del diesse Cirpiano Coppola (disposta «per avere, nel corso del secondo tempo, rivolto espressioni offensive e minacciose all'indirizzo del direttore di gara, allontanato. Al termine della gara, nello spazio antistante gli spogliatoi rivolgeva ulteriori insulti ed espressioni blasfeme alla terna arbitrale, giocatori ospiti e agli organi federali»).
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