Massa, lo Special One della Canottieri:
dal Molosiglio alle Universiadi di Taipei

Enzo Massa, allenatore della Canottieri Napoli, con le figlie Lucrezia e Roberta
Enzo Massa, allenatore della Canottieri Napoli, con le figlie Lucrezia e Roberta
di Diego Scarpitti
Mercoledì 9 Agosto 2017, 21:35
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Terzo posto, accesso in Champions League, scudetto giovanile, Universiadi.

Numeri da record, statistiche in continuo aggiornamento, susseguirsi di trionfi. Contano parecchio gli appellativi nel calcio come nella pallanuoto. Delineano la consistenza dello spessore umano e sportivo. Denotano il volume delle vittorie riportate e dei successi conseguiti. In circolazione di “Special One” non c’è soltanto il portoghese Mourinho. Dovrà pur esserci più di qualche logica spiegazione, se hanno affibbiato il medesimo titulo ad Enzo Massa. In nove anni arpionate otto medaglie: quattro ori, tre argenti, un bronzo. Molosiglio in ottime mani.

Ricorderà con sommo piacere il 2017, annus mirabilis, il tecnico giallorosso classe 1968. Assistente di Paolo Zizza in A1, - vive in simbiosi con suo cugino ma non certo di riflesso -, la Canottieri delle meraviglie si è posizionata sul terzo gradino del podio dietro l’invincibile armata della Pro Recco, alle spalle del Brescia, Leonessa d’Italia. Sul trono di Napoli e prima squadra cittadina davanti a Posillipo e Acquachiara, il team con gli stessi colori di Partenope disputerà a settembre la competizione continentale dalle “lunghe orecchie” dopo ventisette anni. Un ritorno nell’Europa che conta. «La coppia Massa-Zizza può dare lezione in Italia, come confermano questi otto anni tra serie A1 e settore giovanile. Non esiste un tandem così: Paolo ed io siamo inossidabili, affiatati con Mario Morelli. Siamo legati anche al di fuori della pallanuoto».

Assediata Fiuggi, battuta la Roma Nuoto 9-6 in finale, conquistato il quarto tricolore giovanile in carriera. Rivincita e riscatto dopo lo “scippo” subito a Bogliasco, incassato con signorilità senza polemizzare, e il secondo posto con l’under 20. Soltanto nel 2015 riuscì la doppia storica affermazione con gli u17 e u20. L’attaccante Andrea Tartaro premiato quale miglior giocatore del torneo. Scudetto pure per un altro figlio d’arte Alessandro Zizza, decisivo autore della rete del +3, che distanzia definitivamente i capitolini. Infortunato ma vicino ai suoi compagni Massimo Di Martire, che con il fratello Fulvio, il goleador Gianmarco Anello, top scorer con una pesante tripletta, e gli altri straordinari interpreti, ha cantato a squarciagola “'O surdato 'nnammurato” e “i campioni dell’Italia siamo noi”.
 
Alla sirena finisce in acqua con il preparatore atletico Nicola Agosti. Fradicio di felicità. Gli abbracci non si contano, i complimenti abbondano. «Una gioia immensa per un risultato eccezionale: due finali nella stessa stagione culminate con il primo e secondo piazzamento sono per me motivo di grande soddisfazione. Vittoria del gruppo e del circolo. Ringrazio il presidente Achille Ventura, i soci, disponibili a concederci la piscina per gli allenamenti dalle 8 alle 10 del mattino, il consigliere al nuoto e pallanuoto Gianpaolo Tartaro e il direttore sportivo Morelli», dichiara emozionato Massa, che dedica l’ultima consacrazione ad Enzo D’Angelo e Paolo De Crescenzo «nel segno di Fritz Dennerlein». Education first e poi a seguire schemi e tattica in perfetto Canottieri style. «Siamo una grande famiglia e non c’è cosa più bella di vincere dove si è nati».

Per lo specialista della panchina, che da giocatore acciuffò un titolo juniores (1987) e vinse lo scudetto nel ’90, riportò inoltre nel 2003 la blasonata ma decaduta Rari Nantes Napoli in serie A1 dopo una lunghissima assenza protrattasi per ventiquattro anni, le buone news non finiscono mai. Con il placet di Sandro Campagna, master and commander del Settebello, oro alle Olimpiadi di Barcellona ‘92, è arrivata la convocazione per le Universiadi di Taipei. Enzo Massa sarà il vice di Nando Pesci, commissario tecnico della Nazionale maschile universitaria di waterpolo. Si ricostituirà il blocco canottierino a Taiwan con Vincenzo Dolce, Antonio Maccioni, Eduardo Campopiano, Umberto Esposito, “terribili” ragazzi esponenti della migliore gioventù del Molosiglio. All’estero ma sempre in casa. Fino al 12 agosto collegiale con gli azzurrini. Partenza da Roma a Ferragosto  alla volta di Taiwan. 

«Ringrazio il presidente e i consiglieri della Fondazione Emiddio Mele, che mi consentono di conciliare lavoro e waterpolo». Le figlie Lucrezia e Roberta e la consorte Emiliana tiferanno naturalmente a distanza. Emergono e si mettono in luce non a caso quelli di piccola statura, con la stessa iniziale del cognome. Maradona, Mertens, Mourinho, Massa. Non sono i centimetri a fare la differenza. 
 
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